Il sogno è la realtà, o la realtà è il sogno? E se questo sogno lo interpretassimo al contrario, nel vero senso della parola, fino a farlo diventare
'Ongos', così come
Adriana Giulia Vertucci ci suggerisce? Calderón de la Barca, drammaturgo spagnolo, nella sua commedia filosofica 'La vita è sogno' ci porta proprio a riflettere sull'esistenza. E la vita umana diventa un percorso di conoscenza, in cui è costante il rapporto tra fato, provvidenza e libero arbitrio. Toc toc! "Chi è.."? - Chiese la vita. "Sono io, il sogno. Non mi riconosci"? Nella scrittura contemporanea, la giovane autrice
Adriana Giulia Vertucci, quasi in punta di piedi, affida ai lettori il suo disegno di vita a testa in giù, quel sogno che si trasforma in
'Ongos', se letto al contrario o capovolto. Il libro, edito da
'Draw Up', si apre con un'introduzione dell'autrice, che racconta un viaggio a Lourdes. Un luogo dove tante persone, di tanti colori e culture, si trovano per un motivo ben preciso. Devozione o curiosità? Chi soffre certo è lì per una speranza, per alleviare il dolore. E Adriana si rende conto di quanto sia importante avere accanto, nella malattia, qualcuno che ti porti serenità nel cuore. Non è casuale che parte del ricavato delle vendite del libro venga devoluto alla sottosezione
Unitalsi di
Avezzano: lei, quegli 'angeli bianchi' del trasporto ammalati di Lourdes non li ha mai dimenticati. Poesie e pensieri ci accompagnano nel vissuto dell'autrice, che con coraggio e determinazione affronta la vita, senza mai perdere la forza di combattere contro ciò che può diventare sofferenza, per il corpo e per l'anima. Ha bisogno di sentirsi libera, Adriana. Libera di vivere le emozioni senza subire costrizioni, senza dover reprimere ciò che sente: l'amicizia e l'amore, sono valori in cui lei crede fortemente e ai quali non può rinunciare:
"Chiedimi di vivere/ridonami la libertà/ed io ritroverò/sorriso e felicità". E' solo attraverso il riconoscimento di questi valori che è possibile il raggiungimento di una pace interiore. La parola 'felicità' è ricorrente in diverse liriche e, nella sua semplicità, si avverte quel bisogno di assaporare, giorno dopo giorno, ogni istante, libera di sognare, di vivere e di amare. E dove si alternano luci e ombre, che fanno parte del quotidiano vivere, la poesia adotta il pensiero e lo tramuta in sogno. Una sezione del libro raccoglie poesie ispirate alle opere di
Marco Josto Agus, che è stato pittore, pianista, poeta, studioso di
Dostoevskij e conoscitore di
Van Gogh. Ogni dipinto ben si inserisce con le parole dell'autrice, che con estrema dolcezza adagia versi spontanei e profondi. Tutto è stato concepito con cura, come un disegno dettato dal divino. E' un percorso di vita, dove realtà e fantasia si incontrano e si fondono, in una sorta di magia creativa che, nella sua purezza, trova vigore. A chiudere il volume alcuni pensieri, dei colloqui con la propria interiorità: un dialogo aperto al proprio cuore, un confronto con la malattia che con prepotenza si è infilata nell'esistenza. Riflessioni consapevoli sull'importanza di credere in se stessi, per continuare a vivere e a sognare. E
'Ongos' ha preso forma da silenzi, pensieri, ricordi, attimi di un vissuto che ha visto lacrime, poi asciugate, finalmente, da un sorriso.
Ongos
di Adriana Giulia Vertucci
Edizioni Draw Up.
pagg 112, 10 €
Adriana Giulia Vertucci è nata nel 1973 a Limatola, nel beneventano. Decoratrice e restauratrice professionista, il disegno e i colori rappresentano la sua principale passione, insieme a teatro e fotografia. Ha trovato nella scrittura e nella poesia in particolare una diversa forza comunicativa, una nuova energia per affrontare e superare gli ostacoli della vita. 'Ongos' è la sua prima pubblicazione.