La prostituzione è una delle più antiche realtà dell'essere umano. Per capire meglio questo fenomeno bisognerebbe partire dal termine, che sta a indicare l'attività abituale e professionale di chi offre prestazioni sessuali a scopo di lucro. Già al tempo dei Greci esistevano esempi di prostituzione sacra, come a Corinto e a Erice, legata al culto di Afrodite e molto diffusa nei porti. Erano frequenti gli ambienti privati, dove le donne in maggioranza erano schiave, ma sempre di una classe sociale più elevata rispetto alle abitatrici delle case pubbliche. Spesso, univano alla loro occupazione il canto, la danza, la musica e le arti in generale. Sulla prostituzione sono numerosi i testi dell'epoca, ma anche gli stessi monumenti danno traccia di questa attività. C'è chi sceglie questo mondo e chi, con inganno, lo subisce. Ci prova anche il giovane autore
Giovanni Garufi Bozza a raccontare la prostituzione. E ci riesce in modo convincente, evidenziandone il lato più oscuro e brutale raccontando la storia di
Alina, una giovane diciassettenne nata a Praga, venduta dallo zio e costretta a prostituirsi lungo le strade di Roma.
"Questa è la mia storia: un racconto dove una farfalla, simbolo di libertà, diventa uno stemma di schiavitù, dove l'eroina non è la protagonista, ma uno strumento di sottomissione. Tra le violenze, gli stupri e gli inganni tra le mura di un lager nascosto e di un Cie legalizzato, ti narrerò come una donna può essere trasformata in un oggetto per soddisfare le voluttà del dio denaro". Il libro di
Giovanni Garufi Bozza, edito da
Edizioni DrawUp, ci fa vedere il male assoluto, la violenza più efferata verso una donna testimone di orrori gravi, che non possono essere lasciati nell'indifferenza comune. Si può considerare un libro denuncia, questo romanzo, seconda pubblicazione dell'autore dopo
'Selvaggia'. Alina diventa prostituta contro la sua volontà, viene costretta a vendere il suo corpo, subendo percosse, minacce, atti di vera e propria 'distruzione' fisica e mentale. L'autore narra in prima persona, al femminile, dando voce ad Alina, la protagonista. E attraverso i suoi occhi esprime tutto il dissenso verso questo mondo sconvolgente, dove il corpo diventa una macchina che produce piacere per estranei. Obbligata ad assumere droga, violata e stuprata in ogni modo, la giovane donna tenta di ribellarsi, cerca con tutte le sue forze di vendicare i trattamenti disumani dei suoi aguzzini, ma il sistema corrotto non le ha reso giustizia facilmente. La stessa Polizia e la società, complici di questo mercimonio, impediscono che tale realtà venga evitata. Sono continue le storie di abusi, di schiavitù delle donne che, per inseguire una vita migliore in un altro Paese, vengono illuse e portate per strada a vendersi. L'autore riesce con grande abilità a farci vivere tutte le barbarie del caso, ci fa piangere e percepire la sofferenza di questa ragazza, che rappresenta tutte le donne che, in qualche modo, vivono nel terrore, sole, in un dolore non facile da alleviare. Alla fine del romanzo, l'autore ringrazia il lettore per il coraggio e la resistenza alla lettura del contenuto. In effetti, ciò che viene descritto è di una crudezza che fa accapponare la pelle. La storia di Alina accomuna molte donne, ingannate e portate in Italia a prostituirsi. Non è una storia vera, ma è come se lo fosse, in quanto ciò che viene narrato è realtà quotidiana, dramma e fatto di cronaca abituale. Con uno stile maturo, consapevole, attento e delicato alla tematica,
Garufi Bozza riesce a immedesimarsi nella protagonista a tal punto, da far vibrare le corde emotive di chi legge, scuote con un linguaggio tagliente, che incalza e trascina. E lo fa come una tempesta che si placa solo dopo un processo lungo e sfiancante. Il libro si chiude con un messaggio di speranza, il bene trionfa e, fortunatamente, Alina conquista la sua libertà.
'Alina' è una storia da non dimenticare, che abbiamo il dovere di ascoltare.
Alina - autobiografia di una schiava
di Giovanni Garufi Bozza
Edizioni DrawUp
pagg. 264, 16,00 euro
L'autore
Nato il 18 agosto del 1985 a Roma, città in cui vive e lavora. Laureato con lode in Psicologia, dal 2010 è iscritto all'Albo degli Psicologi del Lazio. Frequenta la scuola di specializzazione in Psicologia della salute a Orvieto. Dal 2011 è vicedirettore di una web radio: 'Radiovortice.it'. Dal 2012 è autore e conduttore della trasmissione 'Crisalide', dedicata agli autori emergenti. Dalla stessa emittente ha condotto per più di un anno il programma 'Gps' (Giovani, politica e società). Con la 'Edizioni DrawUp' ha pubblicato 'Selvaggia, i chiaroscuri di personalità' (2012). È autore del racconto 'La filosofia dell'ottimismo', pubblicato nell'antologia 'Crisalide' ('Edizioni DrawUp', 2012) e del racconto 'Lacrime di pioggia' ('Colors&Gold Entertainment') entrambi disponibili gratuitamente, assieme ad altri articoli di stampo saggistico, sul suo sito: www.giovannigarufibozza.it.