Sigarette e galanteria: abitudini irrinunciabili? I vizi, si sa, sono una brutta ‘bestia’ da eliminare. Fumare una sigaretta come, per una donna, farsi offrire un aperitivo o una cena fa ‘figo’. Perché, quindi, rinunciare a qualcosa che offre piacere? Proprio la sigaretta ha rappresentato un simbolo di emancipazione femminile. Oggi, la percezione del fumo sta cambiando radicalmente. Cosa celano quei gesti e quei comportamenti che assumiamo durante i primi appuntamenti? Ne abbiamo parlato con
Johann Rossi Mason, una collega da sempre esperta di quei comportamenti convenzionali tipici del cosiddetto ‘linguaggio amoroso’ la quale, di recente, ha firmato, assieme al
professor Fabio Beatrice, notissimo otorinolaringoiatra dell’Università di Torino, una pubblicazione molto interessante dal titolo
‘101 motivi per non fumare’, edita da
Guerini e Associati.Johann Rossi Mason, ci sono metodi efficaci o particolari per smettere di fumare? Oppure è solo una questione di volontà?"In realtà, i metodi sono molti e possono funzionare a seconda del tipo psicologico di fumatore. Alcuni, piú scientifici, prevedono la scrittura di un vero ‘diario’ della sigaretta, in cui si impara a riconoscere i ‘trigger’, ossia le situazioni ‘scatenanti’ il desiderio di accendere la sigaretta per sostituirli con comportamenti piú virtuosi. Non bisogna dimenticare, però, che la nicotina é considerata una vera e propria droga che ‘lega’ i recettori cerebrali, determinando un bisogno che si completa con una sensazione di piacere quando viene soddisfatto".
"Il fumo uccide" è uno slogan che non sembra terrorizzare più di tanto gli affezionati alle ‘bionde’: dietro c’è tutta una gestualità precisa e ripetuta. Quanto conta quest’aspetto rituale?"A livello cerebrale, la gratificazione immediata data dal fumo é piú forte del timore di un eventuale rischio futuro. L'avvertimento viene, quindi, presto dimenticato, rimosso. L’aspetto gestuale, poi, é molto importante: molte persone non provano nemmeno a smettere adducendo numerose motivazioni, una delle quali é ‘non saprei cosa fare con le mani’, anche se la più diffusa, addotta dal 68% dei fumatori che non tentano di smettere, é il timore di non riuscire. Un controsenso".
In merito alla galanteria maschile, l’idea di una donna che non debba dipendere dall’uomo non contrasta con la pretesa da parte della stessa che questi le offra cene, regali e quant’altro, soprattutto nei primi appuntamenti? Come si coniugano, a suo parere, questi ‘opposti apparenti’?"Intanto, vi posso dire che proprio la sigaretta, ai primi del ‘900, ha rappresentato un potente strumento di emancipazione femminile. Tuttavia, non trovo sia una contraddizione. Al contrario, fa parte di un rituale di seduzione comune anche al mondo animale: nel corteggiamento, prima il maschio compete con altri pretendenti per l’attenzione della femmina e, spesso, le porta del cibo, dei bocconi prelibati. E’ una forma di linguaggio non verbale, che significa ‘sono in grado di nutrirti e di prendermi cura di te’. Sono meccanismi e comportamenti quasi innati e, a mio parere, non ha molto senso tentare di sradicarli a tutti i costi. Non é necessario comportarsi da femministe a oltranza e pretendere di pagare la propria parte della cena per dimostrare di essere donne autonome. E nessun uomo lo pretenderebbe. Ci sono delicati meccanismi di comunicazione nel corteggiamento. Certo, se si tratta di una cena di lavoro e la donna é in una condizione di potere diviene normale che paghi anche per lui. Come si può notare, l’importante é il contesto".
Ci sono delle donne ‘libere’ che sfruttano la loro posizione pretendendo che l’uomo paghi sempre e comunque? E ci sono, altresì, uomini che, intimiditi, rispettano un ruolo che forse andrebbe rivisto?"Io non sono d’accordo con tutti i comportamenti delle donne, ma non credo nemmeno alla ‘favola’ del maschio intimidito".
Non esiste anche un problema di superficialità femminile nel giudicare gli uomini? Spesso, le prime impressioni possono ingannare, non crede?"Pochissimo: studi scientifici di psicologia sociale hanno dimostrato che la prima impressione é tutt'altro che superficiale e che, spesso, ci ‘azzecca’. Tuttavia, bisogna anche dire che in molti casi esistono prime valutazioni falsate da esperienze personali. Nei pochi minuti in cui incontriamo una persona, il nostro cervello raccoglie migliaia di informazioni impercettibili e le elabora a nostra insaputa. In questo senso é anche dimostrato che le donne sono piú sensibili, piú accurate e precise, perché raccolgono elementi intuitivi ed emotivi che permettono loro un quadro piú preciso, che arriva al pensiero sotto forma di una impressione".
Ma come fa una donna a non lasciarsi confondere da molte ‘prime apparenze’ meramente formali o ‘di contorno’ e riuscire a comprendere veramente l’effettiva realtà quotidiana di un uomo?"Una parte di questo meccanismo avviene in maniera automatica, ma mette anche ‘in campo’ il nostro sistema di valori. É quindi molto personale: alcune donne sono interessate a un compagno che abbia delle caratteristiche estetiche e di ‘status’ accentuate, altre cercano elementi piú interiori. Quando incontriamo qualcuno che ha dei ‘segni’ interessanti per noi é come se si accendesse un programma di ‘scanner’, che analizza il soggetto secondo una griglia di ‘items’, di segni desiderabili. E questo avviene in entrambi i sessi".
Nei primi appuntamenti, per evitare la paura di certi silenzi e darsi un ‘tono’, il gesto di accendere o farsi accendere una sigaretta è quasi un’ancora di salvezza: perché abbiamo questa necessità?"Perché quando siamo in imbarazzo desideriamo non svelare i nostri pensieri. E fumare é un modo per ‘dissumulare’ il nostro comportamento non verbale e per sedare l’ansia. Sta emergendo, tuttavia, una crescente insofferenza verso chi fuma da parte di chi non fuma. E anche questo sta diventando un ‘criterio di scelta’ per una relazione. Nei principali siti di incontri del mondo é possibile selezionare il gradimento che l’altro fumi e segnalare questa abitudine come criterio di esclusione assoluta".
Come inquadrare il ‘social smoker’, ossia colui che fuma solo in compagnia?"É definito un fumatore a tutti gli effetti. Il fumatore é tale sia che accenda una sigaretta a settimana, sia trenta al giorno. Questi ultimi sono classificati come fumatori ‘forti’, ma i rischi per la salute ci sono per tutti. Nell’ambizione della classe medica c’é la cessazione totale: una diminuzione anche significativa non abbatte i rischi in maniera sufficiente".
Funzione del denaro: a New York, tra i maschi pronti a conquistare il gentil sesso sta circolando l’abitudine di stanziare un budget ad hoc. Non crede che questa pretesa femminile della galanteria stia mandando ‘a morte’ le buone abitudini, spaventando e disorientando il cervello maschile?"Non lo sapevo, confesso. Ma credo che la galanteria non sia una pretesa, bensì un piacere per tutti, maschi e femmine. Il problema, a mio parere, é quello delle diverse aspettative rispetto a un rapporto o a una frequentazione: gli uomini cercano piú spesso una quantità e varietà di esperienze, mentre le donne fanno piú fatica, per fortuna, ad avere un atteggiamento troppo disinvolto nei confronti delle avventure sessuali. Nonostante i tentativi di essere ‘libere’ e di avere un atteggiamento ‘disinvolto’, spesso le ragazze rimangono presto insoddisfatte dal sesso scollegato da un sentimento".
Perché certe galanterie sono amate dalle donne? C’è una ‘ritualità precostituita’ che bisogna conoscere e interpretare e che affascina?"Credo che ognuno debba trovare il proprio stile di seduzione e, credetemi, tentare di fare piacere all’altro non é uno sforzo. Non credo esistano ricette".
Molti uomini, senza batter ciglio, pagano il conto a una donna perché “è giusto così”, ma poi, se debbono trattarla male non si tirano indietro: lei cosa ne pensa?
"Penso che se hanno pagato il conto e si sentano in diritto di trattare male una donna, in realtà dimostrino solamente una mancanza di rispetto e di educazione crescente. Le donne, tradizionalmente non abituate al potere, appena ce l’hanno ne fanno un uso indiscriminato. Posto che in ogni coppia ci sono degli equilibri di potere, si puó avere successo rinunciando a esercitarlo razionalmente e tentando di far prevalere il lato emotivo o istintivo della relazione. Ci hanno cresciute dicendoci che, se vogliamo essere corteggiate, dobbiamo ‘fuggire’, costringendoci a moltissime strategie, spesso infruttuose. Ma io trovo poco rispettose, anche nei confronti degli uomini, tentare queste ‘manipolazioni’. A mio parere ne puó venire solo un rapporto con basi fragili. Le regole dei rapporti devono essere riscritte. E noi genitori dobbiamo dialogare con i nostri figli, facendo attenzione a insegnare le emozioni. Anche ai maschietti".
Si è veramente ‘cool’ con una sigaretta tra le dita?"Fumare é sempre meno di moda: agli uomini non piace anche se nel nostro libro raccontiamo che esiste una vera e propria forma di feticismo da fumo. Sui ragazzini esercita il fascino della cosa ‘da grandi’, ma dopo qualche anno molti tentano di smettere. L’ideale sarebbe non iniziare nemmeno, ma siccome la perfezione non é di questo mondo, tentiamo di far capire che fumare ha delle controindicazioni anche estetiche e sociali: i fumatori divorziano di piú e hanno maggiori problemi ad alito, denti e bocca, la loro pelle invecchia precocemente, le rughe sono ‘in agguato’ e le unghie ingialliscono. Per una società che persegue anche un ideale estetico, la sigaretta é praticamente una contraddizione in termini. Come dice il dottor Beatrice: chi vorrebbe baciare un posacenere"?