Cinzia Salluzzo RovitusoIl neurofisiologo Paul MacLean in questi ultimi anni è riuscito a individuare tre diversi strati del cervello umano: quello ‘rettiliano’, quello ‘paleomammifero’ e quello ‘neomammifero’. Il cervello ‘rettiliano’ è il nucleo più interno e più antico. Ciò ha suggerito che l’evoluzione celebrale dell’uomo sia avvenuta dall’interno verso l’esterno. I tre strati sono struttralmente diversi in tutti gli aspetti, ma la somiglianza  del primo con il cervello dei rettili è indiscutibile. Questo dirige le funzioni biochimiche di base, includendo i ritmi della vita, i battiti del cuore e il respiro, rappresentando la struttura più rigida e arcaica. Ora, questa tesi, formulata da molti ricercatori, sembra aver trovato la sua prova definitiva e visibile. E tutti noi San Tommaso non possiamo concederci alcun dubbio: i nostri ‘pro-pro-zii’ erano rettili. Di recente, infatti, è stata presentata, presso il museo di Storia naturale di New York, Ida: un piccolissimo rettile di 47 milioni di anni considerato da tutti l’anello mancante nella nostra evoluzione, il ‘pezzo’, o per meglio dire l’antenato, comune che collega la ‘catena’ uomo-scimmia-cervello rettiliano agli altri strati dell’encefalo. Secondo gli esperti “Ida è importante, perchè permette una miglior comprensione della paleobiologia di un primate del periodo dell’Eocene”, quando cioè cominciarono a stabilizzarsi i mammiferi dopo la scomparsa dei dinosauri. Quindi, permette agli studiosi di poter scoprire i segreti della nostra evoluzione. Ida appartiene al ‘vecchio continente’: è stata infatti ritrovata in Europa e non in Africa, come altri fossili. La giovane ‘donzella’ aveva circa sei anni ed era erbivora, ma ciò che sottolinea il suo legame con la specie umana sono il pollice opponibile, le unghie al posto degli artigli superiori e inferiori e l’osso del tallone, che segnala il passaggio dall’andatura quadrupide alla camminatura eretta. La nostra ‘pro-zia’ riapre un dibatitto mai chiuso: l’uomo non è a immagine e somiglianza di Dio? E istiga altresì nuove domande e propone nuove riflessioni: com’è possibile che segreti da sempre conosciuti per vie non convenzionali siano svelati proprio in questi anni? Come può un fossile di 47 mila anni essere così ben conservato? Ida viveva tutta sola in Europa? Dopo le tante ‘bufale’ circolate negli ultimi tempi, ormai ci si può attendere di tutto. Anche il sorgere di nuove tesi ‘complottiste’ all’interno del filone scientifico dell’evoluzionismo ‘darwiniano’. Per non parlare dei noti e tradizionali sospetti sulla discendenza delle suocere dalle vipere...


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