Martedi prossimo,
3 luglio 2012, alle ore
19.30 si terrà a
Milano, presso
l'Old fashion club di viale Emilio Alemagna n. 6, un
‘happy hour’ di beneficenza per la presentazione dello spot televisivo della
Onlus ‘Amoglianimali’ dal titolo:
‘Ovunque andrai non abbandonarlo mai’. Testimonial dello spot è
Luca Laurenti accompagnato dall’amico Matthew.
Amoglianimali ha voluto infatti realizzare uno spot contro gli abbandoni, un argomento molto delicato nella sua drammaticità. Il messaggio che si intende trasmettere è la felicità che si prova nel prendersi cura dei nostri migliori amici. L’aperitivo, con ricco buffet, costerà eccezionalmente 15 euro, di cui una gran parte sarà interamente devoluta a favore di
Amoglianimali, che impiegherà i fondi raccolti per le sue attività di tutela e assistenza degli animali. La serata proseguirà con la
‘One night’ Fidelio e l’innovativo corpo di ballo
‘Nu’Art’. Questo happy hour benefico sarà inoltre animato da musica ‘lounge’ e dalla presenza di numerosi personaggi del mondo delle arti e dello spettacolo amanti degli animali, alcuni dei quali sono stati protagonisti del backstage dello spot. Abbiamo incontrato la
portavoce nazionale di Amoglianimali, la collega
Cristina Striglio, al fine di scambiare insieme a lei un parere intorno agli scopi che questa organizzazione no-profit si è prefissata e sugli obiettivi che intende raggiungere.
Cristina Striglio, può spiegarci, innanzitutto, quali sono gli scopi di questo vostro incontro di Milano? Di cosa si tratta, esattamente?“Gli scopi che ci prefiggiamo con questo evento benefico sono la presentazione dello spot tv contro gli abbandoni e la presentazione dei nostri nuovi progetti, da realizzare nelle realtà più disagiate”.
Amoglianimali Onlus ha raccolto, in questi anni, dei dati precisi in merito al fenomeno dell’abbandono di cani e animali domestici durante i mesi estivi, o poco prima delle vacanze: qual è il trend di questi ultimi anni? In crescita, oppure in diminuzione?“Purtroppo, è estremamente difficile poter fornire dei dati precisi in merito agli abbandoni. Il fenomeno dell’abbandono sulle strade sembra essere in diminuzione, ma non nei canili o in aree semideserte. Se gli animali non vengono identificati dal microchip, di cui spesso sono sprovvisti, diviene assai complesso distinguere tra un abbandono o un probabile randagismo”.
La collettività si è resa conto della gravità della cosa, secondo lei, oppure il vero ‘muro’ è quello di una sostanziale ipocrisia di fondo?“In merito a questo, avete ragione: l’ipocrisia di fondo esiste ed è molto radicata in coloro che avrebbero la possibilità di prevenire questo atto di barbarie. L’abbandono di un animale domestico è estremamente grave, perseguibile penalmente, ma troppo spesso non si riesce a individuare i responsabili. A mio avviso, le pene dovrebbero essere molto più severe. Le autorità, invece di imporre divieti e restrizioni, come per esempio nel caso di ‘Trenitalia’, dovrebbero offrire la possibilità di portare sempre con sé il proprio animale. Dobbiamo ammettere che molti passi avanti sono stati fatti in Italia, ma c’è ancora molto lavoro da svolgere”.
Chi non ama gli animali è in grado di amare veramente qualcuno o qualcosa?“Personalmente, ritengo di no: questo era il mio pensiero anche prima di accogliere nella mia vita Matthew, un amico meraviglioso di 10 anni. Ma se proprio non si riuscisse ad amarli, per lo meno si dovrebbe avere il dovere morale di rispettarli e di impegnarsi a tutelarne i diritti come qualsiasi altro essere vivente”.
Quali altre iniziative avete previsto, per il futuro, al fine di sensibilizzare ancor di più l’opinione pubblica a voler sempre più bene ai nostri amici animali?“Noi riteniamo che solo il buon esempio possa essere un monito o un messaggio di sensibilizzazione. Quindi, proseguiremo con la nostra attività di sostegno per aiutare gli animali più sfortunati, ospiti di strutture in aree molto disagiate e/o di proprietà di persone anziane o meno abbienti. Continueremo a fornire il nostro ausilio sul territorio per sterilizzare gratuitamente i cani randagi, laddove gli enti preposti abbiano la necessità di contenere il fenomeno sempre più allarmante dei cani in gruppi vaganti e aggressivi. Cercheremo di coinvolgere sempre di più i media sensibili al tema, come voi, nelle nostre iniziative benefiche, al fine di far conoscere i risultati raggiunti e i numerosi e importanti progetti che vorremmo realizzare”.