Monsignor Pier Gaetano Lugano, incaricato dell’ufficio per la pastorale e il tempo libero del Turismo e dello Sport del Vicariato di Roma, Gianluigi de Palo, assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma capitale, e l’onorevole Mario Baccini, presidente dell’Ente Nazionale del microcredito, hanno presentato al Palazzo Congressi di Roma la 46esima edizione della settimana di ‘vita collettiva’, patrocinata dalla presidenza del Consiglio dei ministri, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma, dal Comune di Roma, dall’assessorato alle Politiche sociali e per la Famiglia della provincia di Roma e dalla Federbio, la Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica. 130 aziende presentano annualmente prodotti, tecnologie e servizi per gli economi e gli operatori della collettività, gli istituti religiosi e i servizi sociali. La settimana, che ha avuto inizio il 24 novembre e si è conclusa il 27 novembre ha messo in evidenza con la ricerca ‘Mondo cattolico, terzo settore e comunità: il rapporto con il mercato in tempo di crisi’, un fenomeno finora rimasto silenzioso: l’emergenza al risparmio. “L’attuale situazione economica” ha infatti riferito Giovanni Manera, curatore della ricerca e partner del gruppo ‘Aretè’, “è uno stato di eccezione che interessa ormai qualsiasi organizzazione, anche quelle ecclesiastiche”. 15 gli eventi, con convegni e workshop presieduti da ciascuna area d’interesse, che si sono succeduti, con un afflusso di circa 50 mila persone. “Sono felicemente sorpreso”, ha affermato Giorgio Pasetto, presidente della ‘settimana collettiva’, “di vedere che, nonostante la situazione difficile, oggi la mostra registra una forte presenza, sia del mondo religioso, sia di aziende piccole e grandi. E’una situazione incoraggiante”. Quello che si è creato è un vero proprio network non solo di aziende presenti alla settimana di ‘vita collettiva’, ma una rete di servizi online con il potenziamento del portale e non solo. Ideatori del nuovo circuito ‘Sevicol’ sono Matteo Wingifield e Dino Passeri, il quale ci ha spiegato: “La comunicazione, le relazioni e anche il business oggi non possono che passare dalla rete e, per questo, al centro del circuito c’è il portale. Ma devono essere mirati i reali bisogni espressi dalle comunità e, al fine di individuarli, Sevicol ha commissionato una ricerca per mettere a fuoco le problematiche e le soluzioni possibili nella relazione tra domanda e offerta”. Insomma, un vero e proprio osservatorio sui processi di acquisto delle parrocchie. Il circuito ‘Sevicol’, infatti, diviene un vero e proprio albo di fornitori certificati per gli enti religiosi a cui è necessario avere fornitori di fiducia sotto il profilo etico. Quindi, il circuito si propone come strumento di incontro tra mondo cattolico e quello delle aziende, per aiutare e guidare gli operatori nei loro acquisti. Per la prima volta nella storia della ‘settimana di vita collettiva’, infine, c’è stato il primo salone ‘Ecosevicol’, dedicato alla ‘green economy’ con fornitori e servizi diversificati e piattaforme ecosostenibili all’insegna del risparmio.