Le più recenti rilevazioni di istituti specializzati confermano quanto gli italiani si affidino al mezzo televisivo per l'informazione politica e in misura molto minore al web e ai giornali. E' noto che il Psi è pressochè assente da tutti i notiziari e talk show delle televisioni pubbliche e private. Idem (salvo sporadiche eccezioni) dai grandi giornali nazionali. E' del tutto evidente che, nonostante dal 2008 in poi si siano levate proteste da parte dei socialisti, con denunce all'Agcom rimaste (neanche a dirlo) senza risposta, sciopero della fame di Nencini, ripetute proteste a giornali online, lettere inviate a direttori e anchormen televisivi, non sono intervenuti mutamenti appezzabili. Solo la ostinata resistenza (ché di questo si tratta) dei socialisti, mediante la passione e il duro lavoro quotidiano, ha evitato che il disegno che prevede la loro eliminazione fosse completato. La dimostrazione viene da una rilevazione che ci descrive come Riccardo Nencini riscuota la fiducia di un italiano su tre, al netto delle permanenti censure e oscuramenti mediatici che, inevitabilmente, sono la causa di un livello di conoscenza del leader socialista non altissimo ma che, nelle condizioni date, è più che incoraggiante. Per induzione, infatti, si può affermare che se tale livello di conoscenza degli italiani fosse, ad esempio, identico quello di un personaggio come Antonio Di Pietro, leader di un partito che nelle intenzioni di voto non supera il 6% e frequentatore abituale di Tg e salotti televisivi, Riccardo Nencini, con una simile esposizione mediatica, avrebbe il medesimo indice di gradimento. Questo dimostra da un lato quanto sia odiosa, discriminatoria e tutto sommato inutile la permanente pratica dell'oscuramento perpetrata dalle oligarchie dell'informazione, ma dall'altro incoraggia a ritenere che si possano determinare le condizioni, continuando a resistere e a lottare con le nostre idee e la nostra buona politica, per abbattere il muro del silenzio da cui siamo circondati.
(articolo tratto dal blog www.partitosocialista.blogspot.com)