Dario CecconiE' il combinato disposto tra maggior tempo trascorso in casa e costante bisogno d'informazione che ha portato, dopo circa un anno dall'inizio della pandemia, a un primo importante dato: la platea complessiva dei fruitori di programmi tv è cresciuta del 20% rispetto a febbraio 2019. E questo significa che, oggi, la televisione ha raggiunto circa 2 milioni di spettatori in più al giorno, con 'picchi' di oltre 31 milioni nella fascia della prima serata. Ascolti e 'share' più alti della media, con numeri ottimi per i telegiornali nazionali (la gerarchia resta invariata, con il Tg1 che, in alcune domeniche, tocca persino gli 8/9 milioni di spettatori e il Tg5, che ha registrato, rispetto ad un anno fa, un ottimo incremento di pubblico) e picchi impressionanti per i Tg3 regionali. Buone performances anche per i talk del 'prime time' di Barbara Palombelli (Rete4) e Lilli Gruber (La7), con un inaspettato recupero del 'Tg2 Post'. A proposito di fiction, la vera rivelazione è stata, senza ombra di dubbio, 'Doc-Nelle tue mani', la serie di Rai1 con Luca Argentero nei panni del medico Andrea Fanti, tratta da una storia vera. I 9 milioni di telespettatori della puntata finale sono davvero tanti. La messa in onda ha incrociato il desiderio di rassicurazione del pubblico e una serie a tematica 'medical' che, paradossalmente, non poteva cadere in un momento migliore. Per quanti riguarda i film, pochi i clamorosi successi sulle reti generaliste. A parte la saga di Harry Potter, trasmessa da Italia1 con ascolti vicini ai 5 milioni (dati record per la rete ‘cadetta’ di Mediaset) e una buona affermazione sul target dei giovani. Un dato assolutamente da evidenziare è riferito alla crescita delle ‘piattaforme streaming’. Il coronavirus ha spinto in avanti, infatti, il numero degli abbonati. Tra quelle che hanno beneficiato della quarantena forzata c'è senza dubbio 'Netflix': nei primi tre mesi del 2020 ha registrato 16 milioni di abbondati in più (contro i 7 delle previsioni), ma non è dato sapere quanti di questi siano in Italia. Ottimi numeri anche per 'Disney +', arrivata in Italia solamente a marzo scorso, con i suoi 50 milioni di abbonati in circa 10 mesi. Un segno evidente, questo, di come e di quanto siano cambiati, in definitiva, sia l'approccio alla televisione, sia il modo di fruire dei suoi contenuti. Possiamo dire che questo è davvero un grande cambio di passo per la galassia della comunicazione televisiva.





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