Dal 18 al 26 ottobre 2018,
Roma sarà al centro della diplomazia internazionale con il
IX Festival della diplomazia. Dopo le
9600 presenze e i
240 speakers della passata edizione, il
IX Festival della diplomazia torna con
72 incontri, oltre
120 ore di approfondimenti,
70 ambasciate e
8 università coinvolte. Tra gli ospiti di quest'anno:
Trita Parsi, Carla Del Ponte, Brian Klaas, Chris Langdon, Lamberto Zannier, Enzo Moavero Milanesi, Federico Rampini, Eike Dieter Schmidt, Martino Lombezzi, Maria Cristina Finucci, Jean Lemire, Suhardi Alius, Neung Lohapon e Jorie Horsthuis. Organizzato con il riconoscimento della
Medaglia del presidente della Repubblica e con il patrocinio del
ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, della
Rappresentanza in Italia della
Commissione europea e di
Roma Capitale, il
Festival della diplomazia è una manifestazione diffusa nella città, l'unica al mondo dedicata alla diplomazia e alle relazioni internazionali con un ricco programma di seminari e incontri dislocati in vari punti nella capitale, tra sedi istituzionali e luoghi 'altri'. Per
9 giorni,
Roma diviene protagonista assoluta del dibattito sulla geopolitica e sull'attività diplomatica. Già nella scorsa edizione, il successo di queste giornate di lavoro fu sorprendente, con i suoi numerosi incontri e una
tavola rotonda di livello eccezionale, in cui vennero illustrati i progetti dei gasdotti
'Tap' e
'Leviathan' alla presenza di ambasciatori, capi di Stato e giornalisti di livello internazonale. Novità di questa nona edizione sarà, invece, il focus sulla cultura come strumento di comprensione e analisi, con l'apertura affidata allo spettacolo
'Le Linee Rosse' di
Federico Rampini al
Teatro Palladium e alla prima italiana della mostra:
'Resolution 808 - Inside the Yugoslavia Tribunal', di
Martino Lombezzi e
Jorie Horsthuis, dedicata al
Tribunale penale internazionale dell'Onu sui crimini di guerra in ex-Jugoslavia, ospitata nei locali delle
Officine Fotografiche. Un percorso unico, che racconta attraverso foto e interviste inedite l'esperienza pionieristica del Tribunale creato per perseguire i crimini che avvennero durante il conflitto sull'altra sponda
dell'Adriatico. Un'iniziativa che è anche parte del programma di
'Contemporaneamente Roma 2018', promossa
dall'Assessorato alla Crescita culturale di
Roma Capitale. Altro tema che verrà affrontato quest'anno è quello del
sovranismo, con il seminario dal titolo:
'Gli Stati nazionali stanno perdendo la loro sovranità?' Trita Parsi, Carla Del Ponte, Brian Klaas e
Chris Langdon sono solo alcuni dei
260 relatori protagonisti delle giornate di
'Diplomacy 2018'. La necessità della concertazione internazionale sarà posta al centro della discussione su problemi che non possono essere risolti dai singoli Stati, ma che appaiono di difficile soluzione anche ora che l'approccio multilaterale della
'governance globale' è messa in crisi da
nazionalismi e
protezionismi. Linee guida e grandi contenitori tematici su cui si articolano gli eventi previsti quest'anno sono:
Geopolitica, Giovani e il futuro, Economia, Ambiente, Cultura e identità.
LA GEOPOLITICA Il politologo
Brian Klaas sarà tra i protagonisti dell'evento
'L'erosione della sovranità e la rivincita degli Stati nazionali', che si tiene il
19 ottobre presso il
Centro Studi Americani. Lo studioso e scrittore
Trita Parsi, fornendo un'analisi della crisi nucleare iraniana, contribuirà invece all'evento:
'La paura del nucleare: il valore della deterrenza', previsto per il
25 ottobre all'Università
Roma Tre. Altra protagonista sarà
Carla del Ponte, ex-procuratore capo
dell'Icty, con il suo nuovo libro sull'esperienza processuale nella lotta ai crimini di guerra:
'In nome delle vittime' (edito da Sperling&Kupfer), in presentazione il
24 ottobre presso
l'Associazione Stampa Estera. Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,
Enzo Moavero Milanesi, interverrà in due occasioni: al
'Transatlantic Forum on Russia' e per la conclusione del
Festival. Il viceministro agli Afferi Esteri,
Emanuela Del Re, titolare delle deleghe nell'ambito della
Cooperazione italiana, discuterà del rapporto fra pubblico e privato con
Lamberto Zannier dell'Osce e
Stefano Manservisi, direttore generale della
Cooperazione europea. Migranti, contrasto alla tratta degli esseri umani, diritti umani, questione di genere, gli altri argomenti in discussione.
I GIOVANI E IL FUTURO
Fiore all'occhiello e punto di forza di quest'anno sono gli studenti, che parteciperanno all'ambizioso progetto:
'Diplomacy Challenge', il
22 e
23 ottobre 2018 presso
Palazzo Valentini (#YounG20). Una sfida diplomatica che coinvolgerà
80 ragazzi provenienti da
20 scuole superiori di tutta Italia. L'ambizioso obiettivo di
'Diplomacy Challenge' è quella di far conoscere alle nuove generazioni la vera essenza della diplomazia. Lo scopo: educare i ragazzi al confronto e invitarli ad adottare un
'metodo diplomatico' anche nelle relazioni tra di loro. Il progetto è in collaborazione con il
Miur, 'Scuola Digitale' e
'Futura Italia'.L'ECONOMIACome la tecnologia e la digitalizzazione stanno modificando le condizioni del lavoro, la privacy di tutti gli agenti economici, la distribuzione della ricchezza, la corruzione internazionale, il superamento delle diseguaglianze, i sistemi di pagamento e la finanza internazionale? Di questo e altro si parlerà nell'appuntamento del
18 ottobre, presso lo
'Spazio Europa' con
Giulio Tremonti e
Veronica De Romanis, nel seminario:
'Paradigmi e protagonisti dell'economia del futuro'. Il tema della sovranità in ambito economico sarà ulteriormente approfondito nell'evento
'Sovranità e monete virtuali: bitcoin e blockchain', con il contributo della specialista
Marcella Atzori. L'ambasciata cinese sarà sede di un interessante dibattito su
'Cooperazione tra Italia e Cina nel digitale: Big data e intelligenza artificiale per il commercio elettronico'. Aprirà il convegno l'ambasciatore cinese in Italia,
Li Rui Yu, mentre le conclusioni sono affidate al sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico,
Michele Gerace, grande sostenitore delle relazioni commerciali con la
Cina. L'AMBIENTESempre nella giornata del
18 ottobre diversi gli appuntamenti dedicati alla sfida della diplomazia in ambito ambientale. Si inizia con l'artista
Maria Cristina Finucci, autrice della recente istallazione
'Help the Ocean' e il biologo e regista canadese
Jean Lemire, nella cornice dell'incontro:
'Cambiamenti climatici e catastrofi naturali: la rappresentazione mediatica'. Il lavoro sulla difesa della biodiversità del regista originario del
Quebec ha avviato importanti spedizioni scientifiche, come le missioni
'Artica' e
'Antartica' (2005-2006) e la missione
'1000 giorni per il pianeta' (2012-2016). Lo stesso giorno, al
'Centro Studi Americani' si svolgerà l'importante focus su
'Acqua e diplomazia globale: come la risorsa può alimentare conflitti e instabilità'. L'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite considera, infatti, l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari tra i diritti umani fondamentali.
CULTURA E IDENTITA' Nell'ambito di
'Soft Power and Cultural Diplomacy Strategies: i grandi musei e il loro ruolo' si parlerà, inoltre, del nuovo ruolo assunto dai musei nella risoluzione delle questioni diplomatiche. L'azione della
Santa Sede e delle comunità
islamica ed
ebraica sarà, infine, al centro di
'La Diplomazia degli Attori Religiosi', incontro previsto per il
22 ottobre presso
l'Università Lumsa. Nel corso dell'evento
'Concorrenza d'autore', il
26 ottobre a
'UniMarconi' verrà affrontato il delicato e controverso tema delle
'Collecting Societies', che si occupano della gestione e raccolta delle royalties. Il
'Festival della diplomazia' è nato nel
2009 dalla consapevolezza della centralità di
Roma in ambito internazionale. La
'città eterna', infatti, è considerata un luogo nevralgico per le relazioni diplomatiche, con
139 ambasciate accreditate presso la
Repubblica italiana, 78 presso la
Santa Sede, 134 presso la
Fao e
73 presso
San Marino. A tutto questo va aggiunto il ricco tessuto di organizzazioni internazionali, università, accademie e istituti di cultura stranieri, che vanno a consolidare la proiezione di
Roma come prima città internazionale al mondo.