Lucilla Corioni

La musica non è più la stessa. Lo ha dimostrato chiaramente Massimo Bonelli, durante la presentazione romana del suo nuovo libro: 'Play: tutto quello che c’è da sapere sulla musica attuale', edito da Roi Edizioni. Un incontro partecipato, dinamico, che ha messo in luce il volto mutante dell’industria musicale contemporanea, sempre più influenzata dalle piattaforme social e dalle nuove modalità di fruizione. Tra i temi più discussi, uno in particolare ha catalizzato l’attenzione del pubblico: quello delle 'Speed up songs': brani accelerati, diventati virali grazie a TikTok e ai contenuti brevi, che spopolano online. Bonelli, produttore e manager con oltre venticinque anni di esperienza nel settore, ha approfondito come questi frammenti musicali stiano modificando profondamente il panorama, non solo a livello estetico, ma anche strategico. “Le speed up songs non sono una semplice moda passeggera”, ha affermato Bonelli durante l'incontro, “ma il segnale concreto di un cambiamento profondo nel modo in cui oggi ascoltiamo, scopriamo e viviamo la musica”. La presentazione è avvenuta nel contesto della registrazione del podcast 'Alcazar Off', condotto da Manuel Manfrè e Flavio Toma. Il format ha offerto un’occasione perfetta per approfondire i temi del libro tramite un dialogo aperto e stimolante, reso ancor più coinvolgente dalla partecipazione diretta del pubblico. Il volume di Massimo Bonelli, già disponibile nelle librerie e negli store digitali, si propone come una bussola indispensabile per chi vuole capire la musica di oggi. Con 256 pagine dense di informazioni, esperienze personali e riferimenti a dati globali, ‘Play’ si distingue per un approccio accessibile, agile e allo stesso tempo rigoroso. Ogni paragrafo è pensato per restituire uno spaccato dell’industria musicale italiana, tra evoluzione tecnologica, nuove professionalità, modelli produttivi e logiche promozionali. Un intero capitolo è dedicato proprio alle 'Speed up songs': veri e propri acceleratori emozionali, perfetti per accompagnare transizioni video, sfide virali e micro-momenti da milioni di visualizzazioni. Ma l'autore non si limita a raccontare il fenomeno, bensì lo inserisce in un contesto più ampio, evidenziando quanto l’ascolto si stia trasformando in un’esperienza breve, sintetica, superficiale e come ciò influenzi anche la scrittura delle canzoni: "Intro più corte, ritornelli anticipati, durata complessiva ridotta: oggi la struttura stessa dei brani si piega al tempo veloce del feed", sottolinea Bonelli. Non è la prima volta che questo autore affronta questi temi: già al 'Base' di Milano, durante un confronto con Dino Lupelli del Music Innovation Hub, aveva esplorato l’impatto dei social sulla valorizzazione dei cataloghi e sulla costruzione del successo musicale. La tappa romana ha perciò aggiunto un tassello importante al discorso, proiettando l’analisi in un futuro dove l’artista dovrà sempre più sapersi muovere tra autenticità e adattamento. La carriera di Massimo Bonelli, fondatore di iCompany e direttore artistico del Concerto del Primo Maggio di Roma dal 2015, parla per lui: è uno dei riferimenti più autorevoli per chi vuole comprendere l’equilibrio tra arte e mercato, tra tradizione e innovazione. Con questo libro, Massimo Bonelli regala al lettore un’istantanea vivida e attuale di un’industria musicale in continua trasformazione, offrendo strumenti per orientarsi senza perdere la bussola dell’identità artistica. E se la musica corre veloce, come le 'Speed up songs', è proprio grazie a lavori come questo che possiamo ancora fermarci ad ascoltarne il senso.


 


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