I cattolici del Partito democratico sono esponenti politici di una noia allucinante: l'improbabile senatore Gianpiero Dalla Zuanna ha depositato in questi giorni un emendamento teso a modificare l'articolo 5 del ddl Cirinnà sulle Unioni civili, relativo alla "estensione della punibilità delle pratiche di maternità surrogata, se realizzate all'estero da cittadini italiani". Come a dire che, se in un'altra nazione vige una normativa differente in materia, non appena si rimette 'piede' in Italia si è responsabili per quanto commesso in territori in cui vigono norme diverse, a prescindere da ogni criterio di giurisdizione e da ogni genere di accordo bilaterale, i quali in nessun caso prevedono che un cittadino desideroso di adottare un bambino sia perseguibile come un pericoloso terrorista o un ricercato internazionale. La solita 'trascendenza' cattolica: loro 'estendono' la punibilità, così poi si potrà contemplare la bella 'figurella' da Stato 'semiconfessionale' che l'Italia potrà fare. L'emendamento obbliga, inoltre, a dichiarare e a documentare l'esclusione di ogni pratica di maternità surrogata. E, nei casi di assenza di tali documenti "l'ufficiale di stato civile trasmette gli atti alla procura". La proposta prevede, infatti, che "chiunque, al fine di accedere allo stato di madre o di padre, fruisce della pratica di surrogazione della maternità, è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con una multa da 600 mila a un milione di euro". E che "chiunque organizza, favorisce o pubblicizza la pratica di surrogazione della maternità, è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con una multa da 600 mila a un milione di euro". A parte l'esamino di diritto internazionale che certi nostri parlamentari dovrebbero, a nostro avviso, sostenere, ma una decina di belle 'frustate' medievali non le vogliamo aggiungere? Almeno nell'ultimo comma, suvvia! No, per carità: stiamo esagerando. E' da queste cose che si vede che noi laici non siamo 'moderati'.