Dopo il grande successo ottenuto nella scorsa stagione con
‘La fortuna con la ‘F’ maiuscola’, Mario Antinolfi e la sua compagnia
‘Attori & company’ tornano al
‘Teatro 7’ di via Benevento in Roma
dal 30 ottobre al 18 novembre 2012, con una tra le più note e rappresentate opere napoletane del grande Eduardo De Filippo:
‘Non ti pago’. Si tratta di una commedia brillante, esilarante, comica e farsesca, nella quale Eduardo affronta la ‘tradizione’ del gioco del lotto, simbolo classico della ‘napoletanità’. Definita dalla critica teatrale “una commedia del surreale o del sogno” poiché basata sulla credulità, sull’ignoranza, le superstizioni e le credenze popolari, la commedia propone uno degli aspetti magici della Napoli di Eduardo, per il quale i sogni sono prove, la fiducia nei morti che portano bene o male incrollabile, in un’autentica apoteosi del surreale. Scritta e rappresentata per la prima volta nel 1940 durante il periodo di frequentazione e amicizia con Luigi Pirandello, l’opera risente chiaramente dell’influsso dello scrittore siciliano: “Il gioco delle parti”, “realtà e fantasia”, “diritti e desideri”, “religione e superstizione” affiorano in una trama surreale per poi sovrapporsi e confondersi tra loro. In questa pièce, il motivo del gioco rimanda a quello del destino, quando la vita di don Ferdinando, che gestisce un ‘banco-lotto’ avuto in eredità dal padre, si scontra in un gioco delle parti con quella di Mario Bertolini, suo impiegato, vincitore di quattro milioni con i numeri avuti in sogno dal padre di Ferdinando. Sebbene scritta nel 1940,
‘Non ti pago’, come tutte le opere d’arte, resiste al trascorrere del tempo e ai mutamenti dei costumi. Il segreto è il giusto equilibrio tra ironia e realismo, che riesce a rendere plausibile perfino la più assurda superstizione. Alla fine, la logica comune viene ribaltata e la follia ha la meglio sul comune sentire. La volontà del defunto viene rispettata: Ferdinando ottiene la vincita, ma generosamente la divide con il presunto impostore. Il ‘guaio’ viene risolto nel più improbabile dei modi con un finale a sorpresa e il gesto inaspettato di un padre che riesce ad aprire il proprio cuore a ciò che di più caro ha al mondo.