Dal 28 novembre al 9 dicembre 2011, nella città sudafricana di Durban, delegazioni provenienti da tutto il mondo parteciperanno alla 17ª Sessione della Conferenza delle Parti (COP17) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). I principali argomenti sul tavolo di discussione riguarderanno il regime climatico nel 2012, la concentrazione di gas serra nell’atmosfera e la loro stabilizzazione, il futuro del Protocollo di Kyoto e l’implementazione degli accordi firmati a Cancun nel 2010. Nonostante la Repubblica di Cina (Taiwan) debba ancora ottenere l’autorizzazione a partecipare all’UNFCCC con lo status di membro osservatore, la piccola repubblica nazionalista desidera ardentemente prendere parte agli sforzi globali volti ad attenuare l’impatto dei cambiamenti climatici. Infatti, a causa della posizione geografica lungo l’arco insulare del Pacifico, l’isola di Taiwan risulta esposta a una varietà di minacce causate dal clima monsonico tropicale e subtropicale che caratterizza l’area. Severi eventi atmosferici quali i tifoni, piogge torrenziali, siccità e ondate di gelo sono gli effetti principali di tale regime climatico. In tempi recenti, Taiwan ha infatti istituito l’APEC Research Center for Typhoon and Society, con l’obiettivo di rinforzare il sistema di avvertimento in tutta la regione dell’Asia-Pacifico e ha ripetutamente fornito modelli di breve periodo per le previsioni ‘multimodello’ all’APEC Climate Center. Informazioni che risultano essere punti di riferimento cruciali per il processo decisionale ed esecutivo relativo all’approccio ai mutamenti del clima, alla prevenzione dei disastri e alla gestione delle risorse. A livello nazionale, nel corso del 2010 lo Yuan Esecutivo taiwanese ha adottato un National Master Program per la Conservazione dell’Energia e la Neutralità Carbonica con l’obiettivo di attuare contromisure dirette a favorire lo sviluppo in termini generali della Repubblica di Cina. Così facendo, Taiwan ha ridotto le sue emissioni carboniche di 7,26 milioni di tonnellate solamente nell’arco dello scorso anno. Inoltre, il Governo di Taiwan ha deciso di ridurre le emissioni dei propri gas serra di almeno il 30% entro il 2020 e ha preparato un disegno di legge sull’argomento, che verrà presto esaminato dallo Yuan Legislativo. Taiwan primeggia anche nel fornire aiuti ai Paesi del Centro America, dell’Africa, dell’Europa centrale e orientale e dell’Asia centrale, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica e la capacità di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico regionale. Si stima che i finanziamenti offerti dal ‘Taiwan ICFD’ (Taiwan International Cooperation and Development Fund) e dalla BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) potranno aiutare i Paesi beneficiari a ridurre le emissioni di carbonio di 400.000 metri cubi, per un valore di 13 milioni di dollari. Durante la 34ª Sessione dell’Organo Sussidiario per l’Attuazione dell’UNFCCC (SBI 34, Subsidiary Body for Implementation), tenutasi a Bonn dal 6 al 16 giugno 2011 è stata discussa la possibilità di rafforzare il ruolo delle organizzazioni aventi lo status di membro osservatore. In tale occasione è stato dichiarato che “esiste una proposta relativa al sostegno da parte della comunità internazionale alla partecipazione di un’agenzia del Taipei Cinese, in qualità di membro osservatore, ai processi dell’UNFCCC”. Lo scorso 11 maggio 2011, il Parlamento Europeo ha votato a larga maggioranza una risoluzione in favore della partecipazione di Taiwan all’UNFCCC in qualità di membro osservatore. Membri dei Parlamenti della Repubblica Ceca, della Polonia, della Svezia, dell’Italia e dell’Argentina hanno firmato delle petizioni per sostenere la partecipazione di Taiwan all’UNFCCC. Infine, negli Stati Uniti, una risoluzione a sostegno di Taiwan è stata adottata dai Senati e dalle Camere dei Rappresentanti di 18 Stati federati. C’è da dire che urgente è ormai il bisogno di affrontare in modo coordinato la sfida lanciata dai cambiamenti climatici, poiché solo attraverso la collaborazione all’interno della comunità internazionale si possono avere speranze di successo e l’UNFCCC rappresenta uno strumento chiave per affrontare tali problematiche. Il Governo taiwanese, peraltro, si dice preparato e desideroso di partecipare alla costruzione di un regime climatico migliore, offrendo il proprio contributo per la salvaguardia del pianeta. Per questo, il sostegno della comunità internazionale alla richiesta di partecipazione agli incontri dell’UNFCCC-COP in qualità di membro osservatore sarebbe di importanza cruciale per Taiwan. Allo stesso mondo, l’UNFCCC necessità della cooperazione di Taiwan per il successo completo della sua campagna globale contro le minacce dei mutamenti climatici.