
Eccoci qui, nuovamente a festeggiare la
vera fine dell'anno, quello lavorativo, che finisce con le
vacanze e ricomincia a
vacanze finite, tra pianti e rimpianti. Non ho mai fatto le
vacanze ad agosto. Quindi, non so bene cosa succede. Le
vacanze fatte in mezzo a tutto un mondo che fa le
vacanze, non sono
vacanze. Normalmente, potendo, me ne vado in mesi morti e in luoghi poco noti, dove posso conoscere ciò che mi interessa conoscere - la gente e la cultura del luogo - senza il rischio di scontrarmi con la
puzza d'ascella del mio
vicino. Anche quest'anno, nessuno strappo alla regola del
"mai ferie travolto dai vacanzieri". Giusto una settimana, per seguirmi con calma i
campionati mondiali di atletica leggera che si terranno a
Londra, gli ultimi nei quali avrò l'onore di seguire la corsa straordinaria di quell'essere sovrumano che è
Usain Bolt prima del suo ritiro. Nel frattempo, continuerò a scrivere e mettere le basi per i miei progetti, che da
settembre - mio malgrado - riprenderò insieme a tutti coloro che, di ritorno dalle
vacanze passate in mezzo
all'isteria vacanziera, giureranno, una volta di più, di non fare
"mai più vacanze ad agosto", cedendo poi a quelle che sono certe leggi non scritte anche l'anno successivo. Da parte mia, mi impongo un
diktat meno ambizioso, ma al quale non vengo mai meno: mai
vacanze in luoghi in cui, quasi certamente, incontrerò
italiani. E mai nel periodo dove l'incontro è praticamente obbligato. A costo di
non fare ferie per cinque anni a causa di impegni pressanti tra il mese di
settembre e
l'agosto successivo. Un caro
saluto a chi mi legge ogni settimana dalle
belle pagine di
Laici.it.