Alessia CorsalettiSi è concluso da poche settimane il II Congresso nazionale del Psi, tenutosi a Perugia, che ha visto la presenza di numerosi militanti, simpatizzanti ed esponenti politici di primo livello. Lo slogan della manifestazione è stato “Occupiamoci di futuro”, nella prospettiva di un rinnovamento che vedrebbe un’apertura alla collaborazione con liberali, radicali e ambientalisti. Il Psi vuol essere oggi un Partito che non dimentica il proprio passato e le proprie tradizioni, ma cerca di proiettarsi verso un cambiamento per uscirne più moderno e al passo con i tempi, contribuendo a migliorare il nostro Paese ormai da troppo tempo in ginocchio. Nel corso del Congresso, la partecipazione di una forte delegazione giovanile ha rappresentato quel valore aggiunto che ha sollevato la questione di un rinnovamento generazionale. A tal proposito, ci è sembrato opportuno incontrare il Segretario nazionale della Federazione dei giovani socialisti (Fgs), Luigi Iorio. 30 anni, foggiano, già da un biennio ricopre questa carica con grande impegno e devozione.

Luigi Iorio, a pochi giorni dalla chiusura delle tre giornate del II Congresso nazionale del Psi a Perugia, quali sono le sue riflessioni sui vari interventi della manifestazione?

“Penso sia stato un Congresso apprezzato, sia dai nostri militanti, ma anche dai media e da molti simpatizzanti socialisti. La location è stata accogliente e l’organizzazione efficiente. Per tornare alla domanda, ho ascoltato molti interventi, tutti molto qualitativi. Tra gli ospiti mi hanno un po’ deluso i cosiddetti ‘big’, come Rutelli e Bersani. Bene, invece, Casini, Staderini e Bonelli”.

Come segretario nazionale della Federazione giovani socialisti, quali prospettive vede per il futuro delle nuove generazioni nell’attuale panorama politico italiano?

“Iniziamo dicendo che il  quadro è confuso. E le dimissioni di 3 ministri in meno di 2 mesi lo dimostrano ampiamente. Lo dimostra anche l’emergenza sociale causata da un Governo inadeguato. Per quanto riguarda la questione generazionale, non credo nel rinnovamento soltanto mediante la carta di identità. Al contrario, sono convinto che al rinnovamento ci si possa arrivare con proposte innovative e in difesa delle nuove generazioni, riuscendo a leggere i cambiamenti in una società in continua evoluzione”.

Proprio durante il suo intervento al Congresso, alle sue spalle è stata proiettata l’immagine del polpo Paul che fa la sua scelta, un’idea di grande impatto visivo: cosa voleva realmente trasmettere alla platea?
“L’idea di proiettare l'immagine è stata del nostro responsabile della comunicazione, Emanuele Pecheux. E’ stata un’intuizione originale, in un momento nel quale il polpo “mondiale” Paul era molto in voga per via dei sui pronostici. Perciò, oltre a dedicarsi al calcio, Paul si è trasformato in politologo e ha scelto la coerenza, la tradizione, la storia: semplicemente, il Partito socialista italiano”.

Cosa pensa della riconferma del Segretario, Riccardo Nencini?
“Riccardo in questi due anni ha avuto l'onore di essere l'erede di compagni come Craxi, De Martino, Nenni, ma anche l'onere di rimettere insieme i ‘cocci’ di un Partito che, all'indomani delle politiche 2008, era comatoso. Oggi, penso che il Psi sia dignitosamente uscito dal coma. E lo dimostra anche l'attenzione che i leader di altri Partiti hanno mostrato per i nostri lavori
congressuali”.

Sempre nel corso del suo intervento, lei ha ribadito di militare in questo piccolo Partito perché crede fermamente nei principi socialisti: ritiene siano ancora attuabili?
“I valori e i principi socialisti sono da sempre alla base di ogni tipo di società moderna, mi riferisco alla solidarietà, all'uguaglianza sociale, alla difesa delle libertà individuali. Ecco, io penso che l'Italia abbia bisogno, oggi più che mai, di un Partito socialista per migliorarsi e ammodernarsi”.

Il documento della Fgs è stato sottoscritto da più di 130 delegati, un ottimo risultato dunque: lei crede che ciò sia di buon auspicio per l’inserimento di un maggior numero di giovani e di donne nel Consiglio nazionale?

“Sì, abbiamo avuto il nostro spazio negli organismi, ma credo non debba essere una priorità per la nostra comunità. I giovani devono essere portatori di innovazione e idee, evitando di fossilizzarsi in logiche partitiche o burocratiche che, seppur importanti in un momento di crisi come questo, risultano secondarie. Occorre trovare soluzioni per essere vicini alla gente, ai disoccupati, ai precari ai meno abbienti, insomma”.

Alla fine della kermesse è emersa la volontà del Psi di ‘lavorare’ politicamente insieme a radicali, liberali e ambientalisti. Una grande vittoria della Fgs, poiché proprio voi avevate anticipato questa intenzione il 15 maggio 2010 con il Tavolo programmatico “Disegniamo un’Italia nuova”: come vede questa prospettiva? Considera realizzabile concretamente questa alleanza?
“Sì, il 15 maggio 2010 è stata sostenuta la possibilità di occuparsi insieme di questioni comuni alle tre realtà differenti, ma per tanti versi affini. Credo che, se davvero vorremo essere protagonisti del nostro futuro, l'unica strada che potremo perseguire in futuro, oltre a rafforzare il nostro Partito, è quella di un’intesa politica di livello nazionale con tutta l’area laica, liberale, radicale e ambientalista. Ma questo dovrà maturare non attraverso meri accordi tra le segreterie di Partito, bensì mediante la politica, mettendo cioè in campo alcune battaglie condivise. Delle alleanze o dei nuovi progetti politici possono nascere solo da temi comuni da difendere: penso proprio alla laicità, ai temi ambientali e a molti altri argomenti sociali importanti quali il precariato, che affligge l’attuale mercato del lavoro”.


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leo - potenza - Mail - venerdi 23 luglio 2010 16.59
ripartiamo dalla rosa nel pugno!
Antonello - Roma - Mail - venerdi 23 luglio 2010 16.30
Il Psi è dignitosamente uscito dal coma? ahahaha, solo qui se ne leggono delle belle!
Lucio Pasquini - Roma - Mail - venerdi 23 luglio 2010 16.12
Io non sono stato al Congresso del Psi per questioni lavorative ma ho seguito su radio radicale. Buono l'intervento dell'On. Bobo Craxi , Nencini e anche Casini. Spero il Psi possa presto tornare ad essere il partito di 30 anni fa.Cio' potrà succedere solo credendoci e lottando per gli ideali socialisti.
Marcello Russo - Firenze - Mail - venerdi 23 luglio 2010 16.6
Credo che il PSI abbia bisogno di un rinnovamento generazionale.
Carole Biancolelli - Milano - Mail - venerdi 23 luglio 2010 15.8
Ho appena letto l'intervista al segretario nazionale FGS, credo che il suo sia stato un intervento molto interessante dal punto di vista politico. La sua apertura verso i radicali, i verdi la ritengo una scelta importante in questo attuale quadro politico italiano.


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