Francesca BuffoI molteplici spazi che compongono l'evento annuale del Salone del Mobile di Milano sono sempre pieni di proposte che fanno centro in quel che potremmo definire il nostro 'pozzo dei desideri'. Una miriade di proposte e soluzioni per l'arredo, il design e i complementi, che rappresentano la visione internazionale di coloro che progettano il mondo in modo innovativo. Muovendosi fra le varie location e il 'fuori salone', le suggestioni sono state tantissime. Molte, sicuramente, di alto profilo. Tanto belle da vedere, quanto difficili da immaginare negli spazi della propria abitazione. Ammettiamolo: il 'mood' degli ultimi anni ha abituato molti di noi a comporre il bello, coniugando praticità e utilità al fattore indispensabile dell'economicità (alzi la mano chi, in questo senso, ammette di essere un appassionato visitatore degli store Ikea). Ed è per questo che, fra le tante soluzioni viste in giro, ci è sembrato particolarmente interessante il progetto di Maxime Augay, giovane designer francese del gruppo 'Instant collective' (la loro esposizione era nel loft Ventura Future di via Donatello, in zona Piola-Loreto). Si tratta di una 'multipresa': un oggetto di uso quotidiano, che tutti noi utilizziamo per collegare più dispositivi a un'unica presa della corrente. Vi chiederete: cosa ci può essere di speciale in un oggetto, in fondo, così banale? Non possiamo darvi torto: in fondo, quando l'abbiamo vista, ad attirarci è stato il colore rosso acceso, piuttosto inusuale per questo tipo di accessori. Poi, mentre osservavamo questa 'Pluggit' è arrivato il suo ideatore, Maxime, a spiegarcene l'essenza: "Per questo progetto ho voluto creare un multipresa modulare che ha lo scopo di porre fine al caos legato alle spine. In ambienti multiculturali come scuole internazionali o università, o quando sei espatriato, devi usare molti adattatori e trasformatori per utilizzare i tuoi dispositivi (il dispositivo è disponibile per tutti i tipi di prese internazionali, ndr). Le unità si combinano tra loro", prosegue Augay, "e possono ruotare per evitare che trasformatori più grandi coprano le prese libere. Ogni tipo di spina ha una propria unità, così come un 'hub usb' per caricare i dispositivi. L'unità cablata integra un interruttore 'on/off' e anche un fusibile per proteggere i dispositivi contro le sovratensioni". Così, con poche mosse, Maxime ci ha mostrato come, ruotando il dispositivo, si riesce a ottenere la modularità necessaria per far entrare tutte le prese (grandi e piccole) e ottenere, anche 'visivamente', quell'effetto ordinato che ti fa capire che "sì, se collego anche il phon, non salta tutto". La rotazione delle prese è la soluzione semplice e geniale che fa la differenza. La modularità, la possibilità delle 'porte usb' e l'idea di poterla portare con noi nei viaggi completa il quadro. È ciò che, in fondo, ha ispirato il suo creatore. Maxime Augay ha 25 anni e ha iniziato i suoi studi universitari alla facoltà di ingegneria. Poi, ha capito che il suo interesse per i materiali e la struttura degli oggetti era più forte e ha cambiato strada, andando a studiare all'Esad di Reims, in Francia, dove ho conseguito la laurea triennale nel 2015. Nel 2017 ha conseguito il Master Product Design a Écal a Losanna, in Svizzera. Nel corso dei suoi studi, Augay ha affinato competenze come la modellazione 3D e il rendering, la fotografia, la modellistica e la prototipazione. Ha sviluppato un linguaggio di progettazione vicino alla funzionalità e ai materiali, con i quali risolve in modo ponderato molti problemi. La funzionalità legata al concetto di semplicità è, in un certo senso, il suo marchio di fabbrica. Lo si comprende andando a visitare il sito http://instant-collective.ch/ nel quale si posono trovare molti altri suoi progetti. Tipo: 'Kitchen hood', anche questo esposto a Milano: una ventola da cucina portatile adatta per i piccoli spazi, dove manca la possibilità di inserire una cappa aspira-fumi. Ma la praticità e il design di 'Pluggit', superano ogni paragone. Ed è con questo oggetto nel cuore che ci ricorderemo il 'Fuori-Salone 2018'. Insieme alla certezza che, prima o poi, la rossa multipresa la reincontreremo a un prezzo adatto alle nostre 'tasche'.


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