Quello che si conosce in ambito accademico come 'Yoga classico' è una tappa nell’origine di questa disciplina orientale e deriva da uno degli autori più sconosciuti, ma anche più studiati: il noto pensatore che ha dato vita agli Yoga Sutra di cui vi abbiamo parlato precedentemente: Patañjali. Con lui, oltre agli 'Otto passi dello yoga' e all'approccio sistematico ad esso, cominciò a emergere una prospettiva distintiva sul dualismo, piuttosto rara nel contesto orientale. In effetti, il testo di Patañjali è davvero notevole ed è stato ampiamente studiato. Nonostante la sua brevità, questi sutra, o aforismi, racchiudono una profonda saggezza con cui studiosi e individui di ogni angolo del mondo si confrontano per tutta la vita. Il primo aforisma che da inizio al testo, viene spesso tradotto come una frase introduttiva agli insegnamenti dello yoga.
अथ योगानुशासनम् ॥१.१॥
अथ , योग , अनुशासनम् ॥
atha-yoga-anusasanam
“Ecco, ora, l'insegnamento dello yoga”: potrebbe essere semplicemente un'affermazione posta all'inizio di un'esposizione sullo yoga. Tuttavia, è molto più istruttivo vedervi un invito a praticare lo yoga sempre e ovunque. Lo yoga non richiede nulla matericamente, né è limitato a un'ora specifica o a una particolare postura. Ogni momento è quello giusto. E il momento presente è il migliore. Ogni luogo è il luogo giusto, dato che il luogo in cui mi trovo ora può essere uno spazio sacro. Si può riconoscere un'interpretazione alternativa che risuona in noi. Perciò, questo primo aforisma può essere anche tradotto come: “La pratica dello yoga ci porta nell’ora”. Le parole sanscrite hanno molteplici significati. Di fatto, è davvero difficile determinarne l'esatta traduzione. Possiamo solo riflettere e considerare l'intero spettro dei loro possibili significati. Ma non è proprio questo lo scopo degli aforismi? Sfidare la nostra mente a scavare più a fondo nel loro significato, come via verso l’autoconoscenza.