Silvia MattinaLa plastica invade la magnifica cornice del Parco archeologico del Colosseo, ai Fori imperiali in Roma. L'arte ha deciso, infatti, di lanciare la propria sfida al mondo con l'opera 'sos' di Maria Cristina Finucci: una denuncia della catastrofica invasione di materiali inquinanti nel nostro ecosistema. Maria Cristina Finucci non è certamente neofita di interventi sul territorio, in cui l'uso costruttivo della plastica diviene uno strumento di forte dialogo e/o contrasto con antiche rovine o paesaggi naturali mozzafiato. Designer e architetto, la Finucci non ferma il proprio racconto e dall'isola siciliana è giunta nel cuore dell'antichità e della civiltà universale, presso i resti della Basilica Giulia nel Foro Romano, per presentare il lavoro 'Help, the ocean', con l'urgenza di un illuminato capo di Stato. Lo Stato federale in questione è il 'Garbage Patch State'. E la data della sua fondazione è il 2013, quando l'artista decise di istituzionalizzare i 16 milioni di chilometri quadrati sparsi nelle cinque isole di plastica che galleggiano negli oceani, ponendo sotto i riflettori le terribili conseguenze sui suoi abitanti. La voce di questo potente establishment è una nuova espressione artistica, che coniuga le esperienze precedenti e le declina in forme transmediali. Solo un tipo di comunicazione così fuori dagli schemi è in grado di narrare le gesta di questo particolarissimo Stato, che produce catastrofici cambiamenti climatici in un arco temporale sempre più ristretto. Tra i ruderi, la struttura architettonica elusiva colpisce necessariamente lo sguardo per i materiali: un insieme di 'gabbioni Maccaderri' in rete metallica e 6 milioni di tappini di plastica, spiazzando per la vicinanza alla sintassi costruttiva delle antiche costruzioni romane. Il moderno e artificioso simulacro possiede un forte impatto emotivo, che assume connotati ancora più allarmanti se vista dall'alto, da dove si può comporre un messaggio inquietante: Help! Un silenzioso aiuto è l'azione scenica portata dall'artista nel bacino turistico più grande dell'umanità. Quella stessa umanità che 'guarda e passa', colpevole del proprio processo di autodistruzione. Un atipico 'memento mori', che è stato accolto dalle istituzioni pubbliche e, in particolare, dalla direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Rossi, che ne ha evidenziato il legame speciale con gli antenati romani - noti per la loro sensibilità all'acqua - propugnando un ritorno "all'età dell'oro". Donna poliedrica, la Finucci riesce a distinguersi in diversi settori artistici: dalla pittura alla scultura, passando per il designer, l'architettura e la 'video arte', fino ad approdare alla serie 'Wasteland' - in riferimento al poema di Thomas Stearns Eliot - come sintesi di tutte le precedenti esperienze. Tra le varie tappe del percorso 'Wasteland', l'installazione 'Help' ha un illustre precedente archeologico nella bellissima isola di Mozia (Trapani), dove l'appello in soccorso dell'acqua si alterna alle rovine fenicie, mediante grandi blocchi omogenei di plastica. L'artista lucchese si pone alcuni interrogativi sulla natura del lascito di questa generazione a quelle future. E mette sotto la propria 'lente' un nuovo tipo di bene sommerso: l'archeologia della plastica. Il filone del riciclo creativo della cosiddetta 'Eco-art' ha ormai numerosi proseliti tra gli artisti contemporanei, che partecipano in prima linea attraverso la realizzazione di grandi sculture in plastica riciclata. Un esempio è la recente edizione di 'Sculpture by the sea' in Danimarca, dove un'artista indiano, Arun Kumar, ha realizzato l'opera 'Droppings and the dam' con 70 mila tappi, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della sostenibilità ambientale. Contro la pratica 'dell'usa e getta', tali installazioni hanno il potere di creare forti emozioni e legami per tutta la comunità. La quale, spesso partecipa attivamente alla creazione dell'opera mediante la raccolta e l'assemblaggio dei tappi, come nel caso degli studenti dell'Università degli studi di 'Roma Tre' proprio per l'opera 'Help' e per il progetto 'Clinton Main Street e Hughes' di Denise Hughes, che ha coinvolto studenti delle scuole elementari della contea di Sampson, nella Carolina del Nord. Nei giorni tormentati del vertice del G7 in Canada, la forza di questa installazione assume una valenza fondamentale, per mantenere viva l'attenzione e toccare le 'corde' giuste dell'emotività sul tema spinoso dell'inquinamento da 'microplastica'. Ogni giorno, gli effetti di questo circolo vizioso ricadono sulla catena alimentare e, quindi, sulla salute di tutti. "E' un tema a cui vogliamo dare voce, nella convinzione che l'arte possa essere uno strumento di lettura privilegiato, per comprendere e approfondire al meglio la realtà globale e i suoi molteplici aspetti", dichiara Diana Bracco, che nel ruolo di presidente della 'Fondazione Bracco' ha voluto sottolineare l'impegno profuso dalla propria organizzazione nel sostegno e nella promozione del valore culturale e scientifico dell'opera. Il monito non si spegne e, come un faro nella notte, l'installazione continuerà a splendere anche all'imbrunire, grazie al contributo di 'Enel X', al fine di lanciare in modo suggestivo il proprio messaggio al mondo.

'HELP the Ocean'
di: Maria Cristina Finucci
Parco archeologico del Colosseo Roma, Palatino e Foro Romano;
Biglietto ordinario: intero € 12.00 - ridotto € 7.50, comprensivo della mostra in corso sugli 'Horti Farnesiani' (riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente);
il biglietto, valido 2 giorni, consente un solo ingresso al Colosseo e un solo ingresso al Foro Romano-Palatino;
Biglietto S.U.P.E.R. : intero € 18.00 - ridotto € 13.50, comprensivo della mostra in corso sugli 'Horti Farnesiani' (riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente);
il biglietto è valido per 2 giorni consecutivi e comprende, oltre ai siti ordinari, anche: Criptoportico Neroniano Museo Palatino Casa di Augusto  Casa di Livia Aula Isiaca con Loggia Mattei Tempio di Romolo Santa Maria Antiqua con Oratorio Quaranta Martiri e Rampa di Domiziano;
Orario estivo di apertura dei luoghi: 08:30- 19.15 (dall'ultima domenica di marzo al 31 agosto);
ultimo ingresso: ore 18.15;
dal 1° al 30 settembre: 08.30 - 19.00;
ultimo ingresso: ore 18.00;
dal 1° ottobre all'ultimo sabato di ottobre: 08.30 - 18.30;
ultimo ingresso: ore 17.30;
dall'ultima domenica di ottobre al 31 dicembre: 08.30 - 16.30;
ultimo ingresso: ore 15.30;
informazioni e acquisto biglietti on-line: www.coopculture.it - tel. +39.06.39967700;
ufficio stampa: Electa Gabriella Gatto press.electamusei@mondadori.it


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