Silvia MattinaL'associazione culturale ‘ReadyMade’ presenta ‘Latte di Luna’, mostra fotografica di Gianni Boattini. Il vernissage è previsto per venerdì 10 gennaio 2014, alle ore 20.30, in via dei Piceni 1 (Roma, San Lorenzo). “L’uomo (sole) e la donna (luna) quando si uniscono generano luce (il figlio)”. Sono le parole estratte da un antico testo alchemico che illuminò la mia mente, il mio modo di vedere e di pensare”, spiega lo stesso Boattini. “Capii allora che il nostro mondo era solo una delle tante dimensioni possibili”. Questa premessa risulta importante per capire l'indagine sull'universo femminile e le simbologie misteriche sospese tra cielo e terra. Il titolo, di per sé, traduce due degli aspetti più significativi della sfera femminile. Il latte, inteso come bevanda di vita, simbolo di abbondanza, di fertilità, di conoscenza mentre la luna esalta, per appartenenza, il principio femminile. ‘Latte di Luna’ è anche il titolo di una delle opere in esposizione di questo fotografo. Nella foto si vede una giovane ragazza che ‘poppa’, per mezzo di un tubicino di plastica, il latte contenuto in una bottiglia. I soggetti femminili di Gianni Boattini si idealizzano nello sguardo, che è profondo e assente di emozioni, profano. Sono donne che non appartengono ad un culto benché una grande croce, fasciata con della plastica trasparente, poggia sui seni nudi di una di loro. L’autore pone la croce tra i due seni di una donna che morde una mela dando all’opera il titolo: 'Eva, atto secondo'. A significare che la Eva primordiale non aveva colpe. In alcuni di questi lavori, l'autore fa ricorso ai segni, a pezzi di manichini, a veli di separazione, che rappresentano una realtà altra per una trasfigurazione dell'Essere. L'ambientazione industriale sottolinea ed esalta ancor più la rotondità delle forme dei corpi e l'intensità vibrante, provocatoria degli sguardi. L'esterno e l'interno del corpo non sono mai svincolati, anzi l'autore tenta di creare una dialettica che si esprime attraverso strutture a esoscheletro stese a carpenteria su parti del corpo.  Sono donne che non si pongono in maniera spudorata o provocatoria all'osservatore. Esprimono la loro presenza nell'istante stesso dello scatto fotografico che amplia la loro immaginazione e le pone su una dimensione atemporale e aspaziale. Gianni Boattini è diplomato presso il Liceo Artistico Statale di Roma e laureando in Storia, Scienze e Tecniche della Musica e dello Spettacolo (SSTMS), presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata in Roma. Non si considera un fotografo per definizione, piuttosto un’artista che usa il mezzo fotografico per tradurre in immagine i propri stati di coscienza. Non cerca nella tecnica dello strumento fotografico la parte materica, ma la visione alterata dello stesso. Boattini inizia a esprimersi per mezzo della fotografia alla fine dagli anni ’70 del secolo scorso. Un inizio indefinito il suo, senza ricettacoli di appartenenza. Un fotografo senza obiettivo, incline più alla sorpresa dello strumento che alle capacità dell’Arte. Una vita randagia lo porta fino in Francia per un lungo periodo della sua vita. Nel Paese transalpino entra in contatto con molti artisti del centro sperimentale Oulan Bator con sede a Orléans. Per alcuni anni espone come pittore nella regione del Loiret, per poi interrompere bruscamente ogni attività artistica. Lo ritroviamo alla fine degli anni ’80 tornare in Italia senza nessun progetto in valigia. Scarabocchia disegni su disegni e null’altro di più. Nel 2003, i suoi interessi per la fotografia riprendono: rispolvera le sue doti artistiche e ciò che sembrava morto e sepolto si ridesta improvvisamente. Nel 2011 fonda il gruppo di fotografia indipendente ‘Officina 21F’ : gruppo che ottiene da subito numerosi successi di pubblico. L’asociazione culturale ReadyMade ha l’esclusiva di accogliere in Italia e a Roma la prima mostra personale di questo fotografo. Gianni Boattini sarà in esposizione dal 10 al 24 gennaio 2014 in via dei Piceni 1 (quartiere San Lorenzo) in Roma. Per ulteriori informazioni, consultare il sito  www.gianni-boattini.info. L’artista è contattabile all’indirizzo di posta elettronica au.gianboat@virgilio.it. Sarà possibile visitare la mostra fino al 24 gennaio 2014.


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