Giorgio PrinziIl Comitato italiano per il rilancio del nucleare (Cirn) avrebbe preferito che a presiedere la neo costituita Agenzia per la sicurezza nucleare fosse stato chiamato un ingegnere. Molteplici i motivi di tale orientamento: la sicurezza di cui il nuovo ente dovrà occuparsi implica prevalentemente competenze ingegneristiche e non mediche; inoltre, ha creato un certo fastidio in noi tecnici l’accostamento della professione del professor Umberto Veronesi, oncologo di indiscusso valore e prestigio, con la questione del nucleare, quasi ad accreditare che essa porti rischi aggiuntivi alla salute. Comunque, in questo momento che ci riempie di soddisfazione e per il quale ci siamo per anni battuti, non possiamo che vedere il ‘bicchiere mezzo pieno’: il professor Umberto Veronesi è un sincero convinto assertore del ritorno dell’Italia alla produzione elettrica da fonte nucleare e, sotto questo punto di vista, è una garanzia di saldezza nell’impegno e di tenacia nel perseguirlo. Inoltre, è stato affiancato da competenze tecniche di indubbio valore e coraggiose, oltre che competenti e prestigiose, quali quella del magistrato Stefano Dambruoso, che conosco personalmente da anni e che stimo profondamente. Nell’augurare buon lavoro nell’interesse del Paese e dell’economia nazionale alla nuova compagine, il Cirn auspica che il pronto rilancio del nucleare contribuisca anche a estirpare il cancro delle fantomatiche cosiddette fonti rinnovabili, perniciose per il sistema elettrico, oltre che dannose per l’intera economia e per i livelli di occupazione, in quanto a valle di fatui posti di lavoro, foraggiati con generose regalie ai ‘signori’ che le gestiscono, ne distruggono multipli sani e produttivi. In questo giorno positivo, che non esitiamo a definire storico, il nostro pensiero commosso va alla memoria del defunto presidente e Maestro Paolo Fornaciari, che ci ha lasciato nel luglio 2009 nello stesso giorno in cui il Governo decretava la ripartenza dell’opzione. È un primo passo, una svolta, l’avvio di una nuova e ancora più impegnativa battaglia in cui saremo sorretti dal ricordo del compianto ingegner Fornaciari che all’uso pacifico dell’atomo ha dedicato la sua intera vita professionale.





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