E’ con vivo piacere che saluto, oggi, la nascita del sito web repubblicaniroma.net, il nuovo portale on line che farà riferimento alla linea politica e culturale del Partito repubblicano italiano. Tanti repubblicani che si battono con enormi sacrifici personali hanno infatti deciso di dar vita a questo nuovo organo di informazione multimediale avendo come riferimento principale i militanti e i tanti simpatizzanti del nostro Partito. In questo momento della vita del Pri abbiamo innanzi a noi una sola strada: rivendicare nei fatti la nostra autonomia, per valorizzare il nostro apporto politico, culturale e programmatico. A mio avviso, per far questo abbiamo una sola possibilità: un nuovo progetto politico liberaldemocratico. Come disse nel 1979 Ugo La Malfa: “Scopo supremo del Pri è oggi, come nel passato, fare dell’Italia una delle democrazie economiche e sociali più avanzate d’Europa, arrestando il processo di degradazione economica, sociale e civile che l’ha investita quasi come una prolungata bufera negli ultimi dieci anni”. Richiamandoci a tali profetiche parole, stiamo dunque cercando nuovi mezzi e nuove possibilità per far crescere la nostra forza politica. Potrebbe forse apparire, questo, un esercizio fine a se stesso. Invece, tutti insieme stiamo perseguendo e arricchendo il nostro progetto liberaldemocratico facendo tesoro dello sforzo prodotto da tanti dirigenti, simpatizzanti e militanti che ritengo siano il ‘fiore all’occhiello’ di tutto il Partito. Come anche da me dichiarato non molti mesi or sono, la nostra linea politica e culturale non è un progetto esclusivamente teorico: se manterremo l’orizzonte tipico di Partito politico, la concretezza di questa prospettiva apparirà in tutta la sua portata. Stiamo dunque dando seguito ad un percorso in cui si discuterà sempre di più degli elementi costitutivi della nostra formazione politica: dei valori che vuole far vivere, dei contenuti programmatici, delle strategie politiche da sviluppare nell’interesse dell’Italia e dell’Unione europea. Elementi indispensabili non solo per radicare il Partito nella società, facendogli svolgere quel ruolo di cerniera tra società civile e Stato, ma anche teso a selezionare un gruppo dirigente più forte ed autorevole, capace di interpretare le aspirazioni del nostro popolo, di comporre le contraddizioni che nascono nel suo seno e prospettare soluzioni adeguate per il futuro del Paese.