Elisabetta LattanziSettembre: tempo di ritorni per tutti gli italiani, compresi i politici. Finite le ferie estive, i deputati italiani tornano in parlamento con un’agenda piena. Ci sono, infatti, molti temi importanti da affrontare (oltre alle speranze di un accordo di pace tra Israele e Hamas e tra Russia e Ucraina): attivazione misure previste dal 'decreto coesione', riapertura scuole con carenza di insegnanti, personale Ata e dirigenti, autonomia differenziata, 'ius scholae' e sovraffollamento carceri. Si parte subito con il bonus 'settembre 2024', che prevede aiuti alle famiglie con la card 'Dedicata a te': un contributo di 500 euro annui per famiglie con un Isee fino a 15mila euro, per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, carburanti o abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale. In seguito all’approvazione del 'Dl coesione', dal primo settembre 2024 è scattato le agevolazioni contributive per l’assunzione a tempo indeterminato per i disoccupati di età inferiore ai 35 anni (agevolazioni ancora più favorevoli nelle otto regioni individuate dalla zona economica speciale unica del Mezzogiorno, ndr) e sgravi contributivi fino a 3 anni per le imprese italiane che operano nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Il 'Dl coesione' ha previsto anche un bonus per promuovere l’occupazione delle donne che vivono in condizioni di svantaggio sociale. Sul fronte scuola, il 2 settembre è ricominciato l’anno scolastico 2024/2025 all’insegna di incertezze e difficoltà da affrontare per la carenza di docenti e personale scolastico: un tema che si ripropone ogni anno e che mette in ansia dirigenti scolastici e famiglie, che vorrebbero garantita la presenza di insegnanti sin dal primo giorno di riapertura degli istituti scolastici. Il ministero dell’Istruzione e del Merito, con i fondi del Pnrr, bandirà a ottobre 2024 il secondo concorso per il reclutamento docenti. Per quanto riguarda la legge sull’attuazione dell’autonomia differenziata (legge 26 giugno 2024 n. 86) delle Regioni a Statuto ordinario, ai sensi dell'articolo 116 terzo comma della Costituzione, continua lo scontro tra favorevoli e contrari, che vorrebbero rimettere la questione ai cittadini attraverso lo strumento del referendum abrogativo. Le maggiori preoccupazioni per la legge Calderoli sono relative soprattutto al buon funzionamento delle pubbliche amministrazioni, ai conti pubblici e ai livelli essenziali delle prestazioni. Dibattito fortemente acceso anche sul tema dello 'ius scholae': un testo di riforma della cittadinanza precedentemente preso in esame in parlamento, che lega l’acquisizione della cittadinanza al compimento di un ciclo di studi. La legge sullo 'ius scholae' vuol dare la possibilità ai figli di immigrati nati in Italia di chiedere la cittadinanza italiana: sono i cosiddetti “ragazzi di seconda generazione”, il cui numero è in crescita nelle scuole di ogni regione. Nessuna novità, invece, sulla questione carceraria: il problema resta lì sul tavolo, con le rivolte dei detenuti e i suicidi. Arriverà l’autunno, ma le giornate saranno ancora 'calde'.





Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio