Giovanna AlbiLa rassegna 'Le città possibili' è tornata per la terza volta a Ostia con eventi, come sempre gratuiti, per portare l’arte nelle periferie. L’associazione tutta al femminile Valdrada ha infatti ideato, anche quest’anno, una rassegna multidisciplinare che continua a portare l’arte nell’hinterland della capitale tra musica, teatro, talk, spettacoli dal vivo ed eventi artistici. Per la terza edizione, il ricco programma del festival del Teatro 'Lido di Ostia', prevede numerosi appuntamenti, sempre gratuiti e inclusivi. Gli eventi sono già iniziati con  tre incontri di formazione, volti alla crescita personale e professionale dei partecipanti. Il programma, infatti, ha preso il via l’8 settembre scorso, alle ore 10.00, con il workshop di teatro in inglese, 'Lights, Camera, Action'!, a cura di Paola Sacco e Viviana Mancini, dove sono state esplorate le difformità delle traduzioni e del doppiaggio dall’inglese all’italiano, attraverso l’analisi e l’interpretazione di scene cinematografiche e televisive, sviluppando competenze linguistiche e di recitazione. Per il 15 settembre, alle ore 10.00, è stato organizzato un laboratorio di progettazione culturale a cura di Chiara Becchimanzi, che fornirà strumenti pratici per progettare eventi culturali efficaci, declinando obiettivi pubblici con visioni adattate al territorio, coinvolgendo partner e implementando collaborazioni virtuose in proposte progettuali chiare ed evocative. Il 22 settembre, sempre alle 10.00, si terrà il laboratorio di teatro di figura 'Che figura!', a cura di Cristiano Petretto e Viviana Mancini, incentrato intorno alle tecniche del teatro di figura e con un 'focus' sul teatro d’ombre, che permette a studenti, appassionati e insegnanti di sperimentare nuove possibilità creative di rappresentazione e messa in scena. Poi sono previste le 'IntelLetture'. Ovvero, 3 incontri letterari performativi con lo scrittore e insegnante Christian Raimo, che prenderanno il via il 16 settembre, presentando ‘Scuola e resistenza’: un’indagine storica sul rinnovamento delle ideologie pedagogiche nell’Italia del dopoguerra, tra esperienze di avanguardia e riscoperta del potenziale democratico e cooperativo dell’educazione. Il 23 settembre sarà la volta della sociolinguista, Vera Gheno, con la presentazione del libro 'Grammamanti: immaginare futuri con le parole': le parole sono centrali nelle nostre vite e dischiudono infinite opportunità. Per questo motivo, dovremmo instaurare con loro una vera e propria relazione amorosa, sana, libera e matura, perché esse ci permettono di vivere meglio e ci danno la possibilità di cambiare il mondo. Il 30 settembre, si chiude la manifestazione con Federico Palmaroli, autore del fenomeno 'Le più belle frasi di Osho' (Magic Press), che ci parlerà del suo ultimo libro: ‘Il pugno si fa con la destra o la sinistra’? (Rizzoli). Una sorta di moderno Pasquino, in cui quest'autore ha saputo dar vita a un fenomeno mediatico il quale, attraverso immagini di cronaca decontestualizzate e affiancate a fulminanti battute in romanesco, ci ha mostrato un Paese alle prese con le sue mille contraddizioni. Da sottolineare la presenza in programma di tre spettacoli teatrali che debuttano in anteprima in Italia. A cominciare da 'Da fuori tutto bene: il can can del cancro', di Giulia Vanni e Daniele Fabbri, che esplorano il rapporto con l’ospite ‘cancro-al-seno’ tra dramma e varietà, racconto comico e teatro-canzone. Il 21-22 settembre è la volta di 'Dearest Pinocchio' di Karumi Project e la compagnia degli Accettella/Teatro Mongiovino. Lo spettacolo di marionette è in inglese, per rilanciare il turismo culturale straniero nei teatri romani, combinando tradizione e innovazione con uno spettacolo che rispetti i nuovi 'goal' linguistici. L’ultima anteprima nazionale è '4 minuti e 12 secondi' di James Fritz: il 27 e 28 settembre, la bravissima Chiara Becchimanzi e l’associazione 'Altrascena', portano in scena per la prima volta, nel nostro Paese, uno dei lavori di maggior successo del West End londinese degli ultimi anni, nominato agli Olivier Award e rappresentato in tutta Europa. Un thriller intriso di humor tipicamente british, che esplora le conseguenze di un video hard finito online.





Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio