Valentina Spagnolo
"A 174 anni dal Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels, in Europa si aggira un altro ‘spettro’: quello dell’ambientalismo nella sua forma degenerata, che conserva gli stessi elementi fondativi di quell’idea marxista, ossia il materialismo, l’internazionalismo, l’odio per le imprese e le economie, una certa violenza nel modo di affermare le proprie idee contro chi non la pensa come loro”. E’ quanto ha dichiarato Nicola Procaccini, europarlamentare del Gruppo Ecr (Europeisti conservatori e riformisti, ndr) durante la Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, tenutasi nei gironi scorsi a Milano. “Certamente”, ha aggiunto Procaccini, “ci battiamo contro lo sfruttamento della Terra, contro l’inquinamento, per la difesa della biodiversità e combattiamo il riscaldamento globale, ma la nostra visione è tutt’altra, più sincera e coerente. Come Roger Scruton”, ha proseguito l’europarlamentare conservatore, “noi pensiamo che l’ecologia rappresenti la quintessenza della causa conservatrice, perché è l’essenza di quell’alleanza tra i morti, i vivi e gli ancora non nati. Volutamente, non uso la parola ‘ambientalismo’, ma ‘ecologia’, perché nella sua etimologia troviamo la nostra identità. Ecologia significa, infatti, occuparsi della propria ‘casa’. E la grande differenza tra l’ambientalismo di sinistra e l’ecologia della destra sta anche nella nostra spiritualità, contro il loro materialismo. Per noi, la vita è sacra in tutte le sue forme: è ciò che porta a batterci per la vita di un cucciolo di foca, ma a maggior ragione”, ha concluso Procaccini, “per il cucciolo custodito nel grembo di una donna”.





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