Redazione

Carissimi amici e lettori di www.laici.it, dopo questo primo periodo di rodaggio del nostro sito web di approfondimento politico nella sua nuova veste grafica, ci congediamo da voi per le tradizionali vacanze estive. La nostra speranza è quella di essere riusciti a segnalarvi, in questi primi numeri sperimentali, alcuni spunti interessanti, verificati con dovizia e ostinata operosità professionale. Ciò era fondamentale per noi, poiché è proprio sulla credibilità che vogliamo fondare il futuro di questo nostro spazio di analisi. Ma è venuta l’ora del riposo estivo, quello che ci deve ritemprare tutti per la seconda parte dell’anno. E ci è apparsa ‘carina’, come si dice in questi casi, l’idea di lasciarvi alcuni pensieri inconsueti, originali, 'controcorrente', come solo noi laici sappiamo fare, ripensando alle faticose giornate lavorative dei mesi scorsi con un po’ di nostalgia. E’ bello avere dei ricordi positivi delle nostre attività quotidiane, poiché al contrario di quanto generalmente si pensa, gli italiani amano il proprio lavoro, i colleghi di ufficio o di redazione, le tante ore passate a leggere, a ragionare, a cercare di risolvere numerose questioni, dalle più semplici alle più complesse. Cerchiamo di portare questo affetto con noi nei giorni del nostro meritato riposo, perché amare il proprio lavoro significa soprattutto amare il nostro Paese, la terra in cui noi italiani viviamo tutti insieme, nella consapevolezza che il sangue che scorre nelle nostre vene è italiano, che le città in cui siamo nati, la lingua che parliamo, i libri che leggiamo, la nostra famiglia, la natura che ci circonda, tutto ciò che vediamo, adoriamo e ammiriamo di più, è italiano. Noi possiamo ancora provarlo questo sentimento, anche quando i nostri boschi ardono in tempeste di fuoco, anche quando le nostre coste sono assaltate da migliaia di disperati, anche quando le nostre città più belle appaiono sepolte dai rifiuti. Amare il nostro Paese e la vita che conduciamo ogni giorno, vuol dire ascoltare quel grido silenzioso dell’anima che ci spinge tra una folla sconosciuta verso una persona dalla quale abbiamo inteso una parola nella nostra lingua. L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Cerchiamo di riflettere intorno a tale principio di valore, durante la quiete dei prossimi giorni di relax. Forse, proprio in queste parole possiamo ritrovare l’orgoglio per ciò che facciamo ogni giorno e la nostra più profonda dignità di italiani. Buone vacanze a tutti.




 

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