Valentina Cirilli
Mentre qui da noi non sappiamo più dove andare a sbattere la testa, la Cina è arrivata su Marte. Il rover dell’agenzia spaziale cinese Zhurong, infatti, alcune notti fa è ‘ammartato’ sulle sabbie di Utopia Planitia: un nome che si commenta da solo. Il complesso formato da rover e lander si era distaccato dalla sonda madre, Tianwen 1 e ha toccato la superficie del pianeta rosso. La Cina diventa così la seconda nazione, dopo gli Stati Uniti, a far atterrare un veicolo semovente su Marte con indiscutibile successo. Niente svincoli spaziali, né caselli autostradali: Tianwen 1 ha semplicemente avviato la procedura automatica di cambio di orbita per posizionarsi in modo opportuno, al fine di far discendere Zhurong senza incontrare alcun problema. Tanto epr capirsi, è più complesso scendere a Eur Fermi per attendere la coincidenza per Spinaceto, senza alcun spirito di polemica nei confronti dell’Atac di Roma. Nulla si è saputo di preciso sulla missione, perché la televisione di Stato cinese non ha organizzato alcuna diretta streaming, né collegamenti in differita, dato che ogni suono o immagine proveniente dal pianeta rosso avrebbe impiegato ben 17 minuti per ‘tornare’ a incrociare le nostre onde magnetiche. Il rover Zhurong è un ‘robot’ leggero: pesa solamente 240 chilogrammi ed è dotato di 5 strumenti scientifici: 1) un laser con spettroscopio in grado di analizzare gli elementi della crosta marziana; 2) varie telecamere per effettuare riprese sia panoramiche, sia ravvicinate; 3) una stazione meteorologica; 4) un magnetometro, che non sappiamo mimimanente cosa sia (forse, un misuratore di forze elettromagnetiche); 5) un radar per analizzare il terreno sottostante. Scopo della missione: raccogliere informazioni relative alla presenza di depositi di acqua nel sottosuolo e raccogliere una serie di dati meteorologici, topografici e geologici utili per le missioni future. Una sonda spaziale su ruote, insomma, che ci invierà, giorno dopo giorno, una serie di fotografie del nostro 'pianeta-fratello'. Nel frattempo, noi europei stiamo qui a fotografare gli involtini primavera, consumati all’aperto, ovviamente, per via del coprifuoco. Su Marte, in effetti, c’è spazio. E di certo, non ci sconvolgerà incontrare, un bel giorno, anche sulla sua superficie, la classica ma sempre suggestiva lanterna rossa. I cinesi son capaci di questo e altro, come ormai ben sappiamo. E sono tutti socialisti.





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