Valentina SpagnoloL'altra mattina a Roma, in via Sistina, è andato a fuoco il minibus elettrico che fa il giro del centro storico. Si è trattato di un cortocircuito, a quanto pare, su un mezzo pubblico rientrato in funzione da soli 10 giorni, dopo un assai poco accorto 'tagliando' di manutenzione alle batterie. Perché a Roma, certe volte, è meglio non metter mano a nulla, ché altrimenti si fa peggio. Tuttavia, è uno scempio dover assistere quotidianamente a una ignobile presentazione della città, in un contesto urbano sempre più degradato, invisibile per i turisti. La strada principale della capitale è semplicemente attorniata da devastanti cumuli di immondizia, sparsa tra i 'sampietrini' e le fognature: una situazione allarmante anche per la nostra salute. Dal centro ai distretti periferici, Roma è semplicemente divenuta invivibile: l'esempio di tutto ciò che può degenerare, da un momento all'altro, in fenomeni non più contenibili. Le immagini e i video mostrano come nessuna amministrazione sia in grado di curare gli spazi pedonali, le aree verdi, l'immenso patrimonio di ville e parchi offerto dalla 'città dei 7 colli'. Se sfoghi come questo fossero solo dei commenti di congiunzione, sicuramente si potrebbe ancora parlare di una città degna, capace di accogliere. Ma siamo ormai andati ben oltre i semplici luoghi comuni. E dell'ammirazione per le sue 'belle arti' non rimane che un effimero racconto in bocca ai gabbiani. Cari romani, ridoniamoci presto un senso civico, per la ricostruzione della nostra "misera ed eterna città".


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