Vittorio CraxiLa posizione italiana espressa dal ministro Bonino nel merito della crisi siriana è corretta: nessun intervento militare unilaterale deve sostituire gli sforzi, che devono essere più intensi, per scongiurare il rischio dell’allargamento del conflitto in Medio Oriente. Dobbiamo esplorare, l’intensificata offensiva del Governo siriano nei confronti dei rivoltosi, che ha prodotto vittime civili e spingere per un accordo di cessate il fuoco con gli strumenti diplomatici di cui dispone l’Unione europea. La risoluzione inglese al Consiglio di sicurezza divide l’Europa e indebolisce lo sforzo multilaterale di Ban Ki-moon, che dev’essere, al contrario, sostenuto con forza. Certamente, è importante unirsi alle preghiere del Papa e delle autorità religiose di altre tendenze che ha chiamato attorno a sé. Purtroppo, per i Governi politici, più che la speranza nelle preghiere deve valere un’azione che possa raggiungere l’obiettivo di una ‘Ginevra 2’, per cercare di condurre i fronti contrapposti a una soluzione politica. Mi auguro che l’Italia, così coinvolta in quell’area, faccia sentire la propria voce.




Responsabile politica estera del Partito socialista italiano
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