Giuseppe Orsini

Ascoltando i telegiornali, le emittenti radiofoniche e leggendo i giornali, quanti cittadini hanno capito che la costruzione e la manutenzione degli edifici delle scuole superiori, tra i quali il liceo Darwin di Rivoli in cui è morto lo studente Vito Scafidi, non compete al Governo, ma alle amministrazioni provinciali? Alla Provincia di Torino, in questo caso. E non è tutto: dell’affermazione di Silvio Berlusconi (“E’ stata una fatalità”), i mezzi di informazione hanno riportato solo una parte, quella più eclatante ovviamente. Ecco dunque l’esatta dichiarazione del premier in Abruzzo: “Quella che si è verificata nella scuola di Rivoli è stata una tragica fatalità. In ogni caso, occorre occuparsi delle condizioni di sicurezza nel complesso degli istituti scolastici. Anche se questa è una responsabilità delle Province, il Governo sta facendo la sua parte”. Ed ora è mio dovere completare l’informazione: il presidente della Provincia di Torino è Antonio Saitta, a capo di una Giunta di centro - sinistra. Saitta conosce bene sia lo stato degli edifici scolastici del torinese, sia le proprie responsabilità, data la sua lunga esperienza politico – amministrativa. Difatti è stato: a) consigliere (e capogruppo Dc) della Provincia di Torino dal 1985 al 1990; b) sindaco di Rivoli dal 1988 al 1995; c) consigliere regionale nel 1995 Partito popolare italiano, rieletto poi nel 2000. Infine, è diventato Presidente della Provincia di Torino dal mese di giugno 2004. Insomma, ad ognuno le sue responsabilità: il Governo procuri di fondi, gli Enti locali (il presidente Saitta in questo caso), li utilizzino per le necessità reali, la stampa informi in modo corretto e completo. Ma veniamo alle turbinose questioni relative al Partito democratico: “Il partito è nato male, cresce peggio, garantisce il potere sempre agli stessi”. E’ quanto affermato dal politologo Gianfranco Pasquino, dopo essersi presentato (ed in seguito escluso) alle Primarie del Pd per candidarsi come successore di Cofferati a sindaco di Bologna. Ricordo che il Prof. Paquino non è uno studioso qualsiasi: oltre che uno stimato politologo di sinistra, è stato senatore della Repubblica dal 1983 al 1992 e dal 1994 al 1996 per la Sinistra indipendente e per i Progressisti. Per i suoi 12 anni (3 legislature) di permanenza al Senato, Pasquino percepisce un ‘vitalizio’ di 6.590 euro lordi al mese (fonte: l’Espresso del 12/04/2007), salvo adeguamenti automatici. In aumento, ovviamente. Poi è scoppiata la ‘grana’ della commissione di Vigilanza della Rai. Secondo Walter Veltroni, segretario del Partito democratico, il senatore Riccardo Villari era pronto a dimettersi da Presidente della Commissione stessa. Invece, il senatore Pd a dimettersi non ci pensa proprio, neppure dopo avere assicurato di farlo in base al raggiungimento di un accordo tra maggioranza e opposizione. Bene, la candidatura di Sergio Zavoli del 18 novembre non ha prodotto alcun effetto. Zavoli è persona degnissima, ma ha 85 anni compiuti. Alla scadenza del suo mandato, se mai sarà insediato, ne avrà 90. La stessa ‘Velina Rossa’ ha definito la sua candidatura “una scelta da gerontocrazia sovietica”: ma è mai possibile che il Partito democratico non abbia qualcuno meno ‘vegliardo’ da candidare? E pensare che si definisce una forza politica riformista e progressista ad ogni piè sospinto! Ma Veltroni, non contento, ha finito pure con lo scivolare sulla ‘buccia di banana’ dell’aggiornamento dell’Iva per Sky: “Questa misura è un modo per colpire un'impresa, Sky, che produce e dà lavoro e per colpire i cittadini. Gli abbonati a Sky (ma non solo quelli, ndr), ora si trovano il prezzo raddoppiato”. Facciamo, allora, due conti: il Governo toglie una facilitazione scaduta da anni. Chi oggi paga a Sky 40 euro/mese più Iva, in realtà spende 44 euro. Da gennaio, con la nuova imposta al 20% pagherà 48 euro. Passare da 44 a 48 euro, ammesso e non concesso che Sky, Mediaset e La7 scarichino tutto sul cliente, non significa “raddoppiare” il canone, bensì aumentarlo dell’8,33%: questa è l’informazione esatta. Di recente, Sky ha inoltre aumentato l’abbonamento di 2 euro/mese (24 euro/anno): come mai tutti hanno taciuto? Si tratta di un aumento che va a vantaggio solo di Sky, cioè del miliardario Rupert Murdoch, mentre l’adeguamento dell’IVA va invece allo Stato: non appare una differenza di poco conto! I cittadini, più intelligenti dei politici (o politicanti?), hanno approvato la misura, lo dice un sondaggio realizzato dall’istituto ‘Crespi Ricerche’ e pubblicato in esclusiva dal quotidiano online ‘Affaritaliani.it’: la manovra anticrisi del Governo è stata promossa con il 66% medio. Nel dettaglio, hanno avuto consenso: il bonus famiglie con il 66%, il blocco delle tariffe delle autostrade con il 76%, la ‘normalizzazione’ dell’Iva per le Pay - Tv a pagamento con il 73% e la ‘pornotax’ con il 68%. Degna conclusione: la sinistra italiana esulta per la vittoria di Wladimir Luxuria all’Isola dei famosi e difende Rupert Murdoch: quasi rimpiango i tempi in cui si occupava della classe operaia!




Segretario del Movimento Elia, Elettori Liberi e Attivi
 
 
 
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