Ennio TrinelliUn film del 1984, firmato dal polacco Mariek Kanievska e tratto da una coltissima pièce teatrale di Julian Mitchell, era ambientato in un collegio inglese dell’altissima borghesia, popolata di rampolli ricchi e viziati dove anche “i turpi vizi più turpi” venivano giustificati, perché “i ragazzotti” sarebbero stati, un giorno, nel ruolo dirigenziale che appartiene alla “crema della crema”, nonostante o forse proprio grazie a quei vizi. Ciò che quel film chiariva era il seguente concetto: non importa da dove tu venga, cosa tu voglia fare o dove tu finisca (o abbia intenzione di andare a parare), ma la tua formazione è fondamentale, se vuoi essere classe dirigente. E parliamo, molto banalmente, di semplici basi scolastiche: geografia, storia, sintassi, grammatica, un minimo di fonetica, sapere dove siamo e come ci chiamiamo, soprattutto se raccontiamo di lavorare per il bene comune, ma poi parliamo di ‘rettiliani’ e di ‘Terra piatta’, creando un’armata Brancaleone di sgrammaticati inconcludenti, che dicono una cosa e dieci altre insieme. Ebbene: quello spericolato gruppo di ‘scappati di casa’ si è reso protagonista, negli ultimi giorni, del più clamoroso caso di ‘voltagabbanismo’ dettato da incultura e incapacità di andare oltre ciò che suggerisce un certo qual sacro eletto, che ci sia capitato di vedere. E hanno deciso di far cadere un governo, di cui fanno parte - oltreché il terzo di cui sono stati la forza principale - preparando le basi per far saltare in aria tutto ciò che i tre esecutivi di cui hanno fatto parte hanno creato nel tempo: Pnrr (Piano nazionale di ripartenza e resilienza, ndr), decreto ‘Aiuti’ e tutte quelle misure che dovevano servire a dare nuova spinta e vigore al mercato del lavoro. Pare che le ragioni risiedano nel rifiuto del governo, di cui facevano parte, di dare attenzione alle loro istanze, che sono quelle alle quali il ‘governo cadente’ stava cominciando a lavorare. Non sappiamo, al momento, come andrà a finire questo 'psicodramma'. Sappiamo, tuttavia, che fine farà lo spericolato gruppo di ‘scappati di casa’.





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