Vittorio LussanaI numerosi incendi romani di questi giorni ci inducono a chiedere un risveglio dal proprio torpore alla nuova Giunta Gualtieri. Non è possibile che a Roma, ogni giorno ne capiti una: non è più possibile questa storia! Nella capitale non funziona niente. Niente di niente. Ci sono mafie e ‘mafiette’ ovunque e dappertutto, che non fanno funzionare nulla di nulla, mentre alcune minoranze rumorose stanno già cominciando a fomentare sfiducia e a diffondere un odio totalmente demagogico, che non va certamente per il sottile nel distinguere i 5 anni della Giunta Raggi rispetto ai pochi mesi d’insediamento del nuovo Consiglio comunale. Insomma, la stessa identica ‘solfa’ sollevata, in passato, contro Ignazio Marino. E quel genio della lirica di nome Matteo Renzi che non ci ha mai capito un'acca. Anche sui social, queste minoranze rumorose continuano con provocazioni e slogan che, per quanto astratti, puntano a fomentare nuove forme di odio politico, totalmente strumentale. La destra populista prosegue nella sua deriva sleale e vagamente criminale, dato che spesso si tratta di ingiurie a ruota libera. Eppure, nel Partito guidato da Enrico Letta si continua a ‘gigioneggiare’. Negli ambienti liberali, i quali sono semplicemente 'alla finestra', cominciano a porsi seriamente alcune domande sulla strategia senza spirito malevolo alcuno, poiché nella normalità democratica della borghesia italiana si confida in un Partito che mantiene un proprio ‘zoccolo duro’ di elettorato, sempre utile in caso di necessità o di ciclica alternanza di governo. Purtroppo, però, il centrodestra attuale è a trazione populista e demagogica, nonostante le numerose sconfitte subite negli ultimi anni, continuamente dissimulate e travestite da vittorie. Persino il campione della Brexit, il tanto esaltato Boris Johnson, adesso viene prontamente ‘scaricato’ come uomo dell’establishment. Perché le destre son fatte così: quando non torni più comodo ti abbandonano 'appeso per i piedi' in piazzale Loreto. Il propagandismo ‘messianico’ del clerico-fascismo certamente lascia il tempo che trova, nella sua faziosità di principio. Ma l’appiattimento sul mero dato quantitativo del web rende l’insistenza e la ripetitività degli elementi funzionali alla diffusione di sentimenti forcaioli, che non fanno affatto bene né alla democrazia, né alle istituzioni. Non si tratta di vincere o perdere qualche tornata amministrativa, al fine di tornare all’ordinaria amministrazione: della volontà popolare, alla demagogia interessa solo quando è a proprio favore. Insomma, il Partito democratico deve cominciare a individuare risposte innovative, poiché è questo ciò che potrebbe differenziarlo veramente agli occhi dell’opinione pubblica. Purtroppo, un certo linguaggio e le continue provocazioni in rete funzionano. Pertanto, senza dover richiamare forme di censura moralistica di democristiana memoria, è necessaria una strategia più dinamica: l’unica in grado di evidenziare la staticità altrui. Sono 30 anni che scriviamo sempre le stesse cose: possibile non abbiate ancora compreso nulla? La condizioni della capitale d’Italia sono sotto gli occhi del mondo intero da almeno un decennio, ormai. E nessuno se ne vergogna minimamente. Cari Gualtieri, Letta e Patané, sapete perché le destre, almeno in parte, hanno ragione? Perché voi non siete affatto diversi nel vostro non sapere dove stia di casa la vergogna. A Roma non si riesce più a ‘cavare un ragno dal buco’. L’Ama non raccoglie i rifiuti o lo fa fittiziamente? Benissimo: la si chiuda e si apra una nuova municipalizzata. Oppure, si chieda ai sindacati interni di smetterla di garantire i soliti ‘andazzi’ e di far lavorare il personale. Il Governo è pronto a farsi carico della costruzione del nuovo termovalorizzatore, rischiando l’osso del collo. Dopo, però, non vogliamo più scusanti o giustificazioni: la città dovrà essere pulita da cima a fondo, come uno specchio! E il Servizio Giardini deve occuparsi dell’immenso patrimonio di parchi e di ville della città eterna, dato che per Roma son sempre stati un ‘fiore all’occhiello’: possibile vi si debba venire a spiegare ogni cosa? Ma che caspita di romani siete, voialtri? Un po’ d’orgoglio ce lo avete, oppure no? Roma è una città che dovrebbe far invidia al mondo. Ma chiunque ci viene, anche solamente per motivi di lavoro, salta sul primo treno e fugge a gambe levate. Il personale amministrativo è invecchiato? Assumete nuovo personale, visto che avete mandato letteralmente ‘a puttane’ il destino di almeno due generazioni di giovani. Voi e le destre, nessuno escluso. Ci sono ancora le ‘vecchie talpe’ di qualche ‘mafietta’ del passato? Qualcuno legato alle vecchie discariche di Malagrotta? Benissimo: assumetevi quella responsabilità con cui vi riempite continuamente la bocca e cominciate a prendere decisioni coraggiose, scegliendo nuove persone, in grado di far tornare a un’efficienza per lo meno normale questa diavolo di azienda per la raccolta dei rifiuti. Stessa cosa vale per l’Atac: negli anni di Alemanno son state fatte assunzioni poco qualificate? Bene: si entri nell’azienda e si chiariscano nuovi ruoli e posizioni. E chi dev’essere riqualificato, lo mandate a fare formazione. La città di Roma non è mai stata il massimo dell’efficienza organizzativa, ma non si è mai ritrovata in condizioni del genere. Altrimenti, meglio rinunciare al ruolo di capitale d’Italia, dato che non siamo in grado di meritarcelo dignitosamente. Perché dobbiamo continuare ad assistere a uno scempio simile? 10 incendi in una settimana: chi è che li appicca? Si indaghi e si metta la gente in gattabuia, perdio! Ci vuole tanto a capire che c’è chi continua a mestare nel torbido? Questa storia deve finire: non possiamo vedere una capitale ridotta così. Non ce lo possiamo più permettere. E siamo anche disposti ad alzare i toni e a sollevare polemiche, sia ben chiaro. Svegliatevi dal vostro torpore, che non siamo più negli anni ’90 di Rutelli e Veltroni, in cui bastava rassicurare tutti. Quei tempi sono finiti. Ed erano tempi in cui Roma presentava persino delle sue aziende, piccole e medie. Cosa succede ai romani di oggi? Non conoscono più nulla del capitalismo moderno? Neanche una compagnia teatrale si riesce a portare avanti decentemente. A chi è finita in mano questa città? A una generazione di ‘minus habens’? Svegliatevi ragazzi, altrimenti il ‘populismo straccione’ vi investirà a tutti quanti, benché a torto. E giunti a quel punto, sarà totalmente inutile continuare a fingere di essere portatori di una cultura di Governo, moderata e rassicurante. Svegliatevi, cari Gualtieri e Patané, che è venuto il momento di un cambio di passo, pur con tutte le giustificazioni del caso. Se le vecchie municipalizzate non funzionano, le si chiude e si portano i libri contabili in tribunale: punto e basta. Non è possibile continuare in questo modo, mostrando il fianco alla mera propaganda. La quale, quando vince, non sa neanche da quale parte cominciare a governare. Siccome voi lo sapete – o dovreste saperlo – cercate di darvi una mossa. Uscite dal solito ‘tran tran’ amministrativo: è da qualunquisti innamorarsi dell’ordinaria amministrazione. Perché è questo quello che siete: qualunquisti di sinistra! E nient’altro che questo.





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