È vissuta
volando, volteggiando leggera. Ma di sé diceva, in modo orgoglioso:
"Sono cresciuta tra i contadini, nelle campagne vicino Cremona, libera tra molti affetti e necessità concrete. E proprio lì, ben piantate nella terra, ci sono le mie radici". E così, leggiadra e profonda, dolce e tenace, se n'è andata un
'monumento nazionale': un mito del balletto classico, a livello internazionale.
Carla Fracci, scomparsa a
Milano il
27 maggio scorso, all'età di
84 anni, a causa di un tumore che l’aveva colpita già da tempo e che aveva vissuto con coraggio e strettissimo riserbo, rimarrà nel cuore di tutti come
l'icona della danza. Una eterna
'fanciulla danzante', la definì il poeta
Eugenio Montale. E' stata davvero
un'artista unica, un concentrato di
concretezza meneghina e
leggerezza della poesia. Una protagonista sia dell'esclusivo mondo della
danza classica, sia di quello
'pop' della
televisione e dei
rotocalchi. Un viaggio longevo e trionfale il suo: delicatissima e struggente
Giselle; toccante
Giulietta; aerea
Sylphide nei più grandi teatri del mondo, non solo alla
Scala, ma anche per il
Royal Ballet, lo
Stuttgart Ballet, il
Royal Swedish Ballet e, dal
1967, artista ospite
dell'American Ballet Theatre, con i più eccelsi partner come
Erik Bruhn, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Gheorghe Iancu, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, gli italiani
Amedeo Amodio e
Paolo Bortoluzzi. coreografi come
Cranko, Dell'Ara, Rodrigues, Nureyev, Butler, Béjart, Tetley e molti altri. Nata a
Milano nel
1936, ma trasferitasi, dopo pochissimi anni, nelle
campagne lombarde a causa dello scoppio del secondo conflitto mondiale, rotornò in città alla fine della guerra. Figlia di genitori dalle umili origini,
mamma operaia e
papà tranviere, usava spesso dire:
"Bisogna rimboccarsi le maniche". E, in quella frase, era racchiuso il segreto per arrivare, ma anche un monito a rimanere sempre con i
piedi per terra; a non dare
niente per scontato; a fare ogni giorno il proprio
dovere per guadagnare
'la pagnotta' e la
dignità. La sua storia, raccolta nell'autobiografia
'Passo dopo passo' (Mondadori, 2013), diventerà una
fiction per la televisione che avremo il piacere di seguire su
Raiuno il prossimo
autunno. Protagonista: l'attrice
Alessandra Mastronardi.