Marcello ValeriMalgrado continui a crescere l'interesse dei mercati per l'evoluzione e la crescita delle criptovalute, per molti capire cos'è un Bitcoin è molto difficile. Le prime spiegazioni sul funzionamento di Bitcoin e sistemi Blockchain spesso risultavano imprecise. Paul Kemp-Robertson, un esperto di marketing, sin dal 2013 ha cercato di divulgare questa rivoluzione in arrivo, partendo dai concetti di marca e di fiducia, per spiegare come si stia evolvendo il rapporto fra i cittadini e le istituzioni e di come, nell'era digitale, stiamo avendo la possibilità di quantificare il valore delle cose in tanti modi diversi e con più facilità: i marchi crescono o falliscono in base alla reputazione e la fiducia stessa diventa, 'a suo modo', una forma di valuta. La società, attraverso il marketing e le promozioni fedeltà, già da tempo sta vivendo nuove forme di microeconomia. Sempre nel 2013, un'indagine Gallup affermava che negli Usa la fiducia nelle banche era al suo minimo storico, raggiungendo appena il 21%. Nello stesso anno, uno studio internazionale sul livello di fiducia e su cosa pensa la gente, condotto da Edelman, certificava che, già allora, la gente si fidava di più della gente comune che delle aziende o dei governi. Stiamo parlando dell'anno in cui Bitcoin, in soli quattro mesi, aveva visto crescere il proprio valore da 13 a 266 dollari (oggi ne vale oltre 8 mila, ndr). Era l'inizio di un'epoca della quale, nelle parole di Paul Kemp-Robertson, oggi troviamo memoria. E tanti eventi 'minori' possono essere letti come segnali di grande cambiamenti in atto: a) la gente ripone fiducia nella tecnologia, sta cominciando a cambiare gli schemi, creare scompiglio e mettendo in discussione le istituzioni tradizionali, nonché il modo stesso in cui concepiamo le valute e il denaro; b) stiamo iniziando a chiederci cosa significhi il danaro, quali parametri lo definiscono, qual è la nostra relazione con esso e a domandarci se esiste ancora una ragione per cui i governi debbano gestire la moneta in esclusiva; c) in Africa, il credito telefonico è diventato una vera e propria valuta, perché il telefonino è onnipresente e i cittadini già avevano l'abitudine di trasferire denaro ed effettuare pagamenti con cellulari e smartphone; d) la tecnologia sta rendendo il denaro cartaceo ormai antiquato, se non obsoleto. E alcune aziende (tipo Amazon, che a fine 2013 aveva lanciato la propria moneta digitale, come alternativa all'utilizzo della carta di credito, per facilitare e rendere più sicure le transazioni on-line) iniziano a vedere le loro risorse sotto una luce diversa, rendendole merce di scambio, colmando quei vuoti che i governi non possono colmare.


Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio