Mala tempora currunt. Il maligno
virus scappa, corre di qua e di là e quatto quatto, di soppiatto, il
'vigliaccone' ci bracca come un segugio (non il supereroe del risparmio, però...), trasformando le nostre giornate e serate in un
isolamento forzato, con la suprema regia del nostro
Governo. Bei tempi, quelli in cui potevi decidere cosa e chi andare a vedere, scansando tassativamente
amici e
conoscenti antipatici e profondamente
'rompiballe'. Adesso, quasi quasi li vorresti incontrare. Non fosse altro che per farti una bella
'litigatina' muso a muso, ora impensabile, visto che devi stare a distanza di sicurezza. Già, la
distanza di sicurezza. Noi italiani siamo un popolo strano: o ce ne
'freghiamo' di regole e imposizioni, oppure le
adottiamo come nessuno al mondo, specialmente quando la
paura fa
'90'. Ci dicono di stare almeno un metro distanti e invece...
Miracolooo!!! Nelle
file al
supermercato questa distanza si moltiplica per
4, 5, 10 metri. Così,
20 persone in fila coprono una distanza di
200 metri, tanto che fai fatica a capire da dove inizia la coda. E la cosa diventa ancora più strana quando il
primo della fila, finalmente
entra, mentre il secondo si guarda bene
dall'avanzare, raddoppiando le distanze. Alle rimostranze del
terzo (che vista la distanza, quasi
grida) scrolla il capo e allarga le braccia. Poi ci sono le
'bufale': talmente grosse, che non si riesce a capire come mai la gente ci caschi con tutte le
scarpe. Ma si sa, le
bufale sono animali così
simpatici, che ti ci affezioni subito. Una per tutte? Fatemi pensare: questa no, troppo
piccola; quest'altra nemmeno, non ha le
corna; ah! Ecco, questa va bene: dato che si parlava di
scarpe, un audio in circolazione ci avverte di
lasciarle fuori di casa prima di entrare, perché il
virus vive e vegeta, per tempo immemorabile,
sull'asfalto e si attacca alle nostre
suole. E tutto questo in barba a quanto quei
'poveri cristi' dei
virologi si affaticano a dirci in
tutte le 'salse'. Ma poi, mi sono informato. E ho scoperto che il
virus, da bravo
alieno, si è dotato di
'tutine spaziali' per sopravvivere in un ambiente per lui letale (ci lasciano le
'penne', pardon, gli
'pseudopodi', quelle cose che gli sporgono...): miliardi di miliardi di
microscopiche 'tutine'. In più, si è dotato di flaconcini di
'superattack' per
incollarsi alle nostre scarpe e infilarsi nelle nostre case. Hai capito, 'sto
mascalzone impunito (fino ad ora...)
??? Le nostre
cronache dalla quarantena, per questa volta si fermano qui. Appuntamento alla prossima puntata.