Stefania CatalloL'associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), l'Unione medica euromediterranea (Umem), la Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e il movimento internazionale transculturale e interprofessionale 'Uniti per Unire' (UxU), stanno seguendo con attenzione le condizioni dei pazienti contagiati in provincia di Lodi, mettendosi a disposizione per qualsiasi forma di collaborazione, invitando anche tutti i professionisti della sanità e le comunità straniere e cinesi a seguire le indicazioni delle autorità sanitarie locali e dell'assessore alla sanità lombardo. "Auspichiamo una pronta guarigione", dichiara il professor Foad Aodi, fondatore di Amsi e Umem e membro del Gdl Salute Globale Fnomceo, "ai pazienti contagiati sia in Italia, sia nel resto del mondo. Stiamo seguendo l'evoluzione e la diffusione del Covid19 sin dall'inizio dell'epidemia, cercando di dare le notizie confermate e fare buona comunicazione, senza creare allarmismi. Ci dispiace per i pazienti di Padova, Codogno e della provincia di Lodi, anche se proprio in queste ore ci giungono notizie rassicuranti: sia in Cina, sia nel resto del mondo, si sta registrando una diminuzione del 'picco' dei contagiati. Inoltre", aggiunge il luminare, "è in fase di guarigione il primo paziente contagiato in Africa (Egitto). Ora", prosegue Aodi, "non bisogna abbassare la guardia dal punto di vista del contagio 'asintomatico' di chi torna da Cina, Giappone e dai Paesi dell'est asiatico. Anche perché, i due pazienti morti nella città di Qom, in Iran, non erano stati in Cina. Ci sono, adesso, 25 persone in quarantena nell'ospedale della stessa città dove è stata decisa, giovedì scorso, la chiusura di scuole e università, a fini di prevenzione. Ribadiamo l'importanza di una corretta informazione e comunicazione senza allarmismi: quello che stiamo facendo tramite il nostro #SportellOnline accessibile a tutti e in multilingue, anche per gli italiani. Consigliamo alle numerose ambasciate straniere e ad alcuni diplomatici di rimandare il loro viaggio a casa per cautela". Il medico italo-palestinese invita, infine, il Governo italiano a "intensificare i controlli su tutti pazienti provenienti dai Paesi asiatici, Cina e Giappone, sia tramite aereo o navi, sia con treni e automobili. E di mettere in 'quarantena' tutti i cittadini sospetti, o che hanno avuto contatto con cittadini sospetti di contagio negli ultimi 14 giorni, come già fanno alcuni Paesi in Medio Oriente".


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