
Protagoniste del film sono quattro assistenti sociali 
dell'Envol: un centro diurno francese che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora. Quando il 
Comune decide di chiuderlo, le protagoniste si lanciano in una missione impossibile: dedicare gli ultimi mesi a trovare un lavoro al variopinto gruppo delle loro assistite, abituate a vivere in strada. Violando ogni regola e incappando in una serie di equivoci, le protagoniste riescono a dimostrare che la 
solidarietà al femminile non solo esiste, ma non conosce limiti e può fare miracoli. 
'Le invisibili' prende forma attraverso una regia che, all'inizio, pare 
scostante: sequenze fortemente estetizzate si alternano a camere a mano e movimenti bruschi. Una regia 
pulita e una 
'sporca', quasi come l'alternarsi della dignità e della mancanza di essa rendano la storia ancora più 
intrigante, accattivante. La parte meno raffinata della pellicola si ritrova nelle ricorrenti sequenze di dibattito interno al gruppo di donne. In ogni caso, in questo nuovo capolavoro di 
Louis-Julien Petit, la strada è tanto 
estetica e concreta, quanto 
interiore e caratteriale. Le quattro volontarie lottano per la 
dignità femminile più assoluta, che a tratti sembra essere negata anche nelle piccole cose del quotidiano. 
L'impegno sociale è 
centrale in tutta la filmografia del regista. Si fa riferimento alla crisi occupazionale di 
'Discount' e allo sfruttamento del lavoro di 
'Carole Matthieu'. Un'opera che mira a raccontare la possibilità di rendere 
visibili certe vite 
invisibili, sottolineando un messaggio oggi molto a cuore al cinema francese. Il regista del film ha alle spalle oltre trenta importanti lavori, come aiuto regista, per autori come 
Luc Besson. 'Le invisibili' è il suo terzo elaborato di successo, apprezzato dalla critica e da esperti di rilievo internazionale. L'ispirazione è giunta da un libro di 
Claire Lajeunie, dal titolo 
'Sur la route des Invisibles', scritto a complemento di un documentario realizzato cinque anni fa per 
France 5: 'Femmes invisibile (Donne invisibili, ndr): sopravvivere sulla strada'.