Maria Burani Procaccini, deputata di Forza Italia, ha opinioni diametralmente opposte a quelle di Alessandra Mussolini intorno alla possibilità di regolamentazione della prostituzione in Italia e si è fatta promotrice di un disegno di legge, composto da un unico articolo, che prevede la punibilità per coloro che intendono fruire di servizi sessuali a pagamento.
On. Burani Procaccini, lei è decisamente contraria alla riapertura delle "case di tolleranza": per quali motivi?
"Per questioni di carattere etico, storico e, diciamo così, di modernità. Bene o male, la legge Merlin ha avuto il merito di cancellare una cosa che apparteneva al passato e che assolutamente non è riproponibile oggi. Anche le tanto decantate città europee nelle quali si è tentato di tutto, dalle strade ai quartieri del sesso, stanno rivedendo le loro posizioni. In Olanda, ad esempio, c'è tutta una critica che sta emergendo proprio contro il famoso quartiere a luci rosse, che infatti è diventato assolutamente impraticabile a causa del mercimonio esercitato per le strade. Ad Amburgo, poi, la famosa strada del sesso è ridotta allo squallore generale, con la tratta di queste donne di colore che vengono trascinate in Europa e soggiogate perfino mediante riti selvaggi e tribali".
E allora quale sarebbe la soluzione più razionale per risolvere concretamente il problema?
"La legge Merlin ha avuto demeriti, ma anche dei meriti. Fatti salvi i diritti individuali, che questa legge stabilisce, essa ha reso non più punibile la persona che esercita in casa propria la prostituzione. La mia proposta attuale, tendente a modificare in senso migliorativo la norma in vigore, è la riproposizione, studiata alle necessità italiane, della legge svedese, la quale è stata sottoposta, prima della sua approvazione nel civilissimo Paese scandinavo, a venti anni di studi, approfondimenti sociologici e discussioni anche molto aspre. La mia legge, in sostanza, dispone che chiunque, in un locale pubblico o aperto al pubblico - i famosi night che in realtà non sono altro che delle coperture - acquisti servizi sessuali come se comprasse carne umana, è perseguibile penalmente e sanzionabile".
L'obiezione che viene posta, a questo punto del ragionamento, è però quella dell'inefficacia della lotta contro le organizzazioni criminali: non è punendo il cliente che si arriva a coloro che sfruttano le prostitute…
"Non mi faccia ragionamenti puerili come quelli dell'On. Mussolini! C'è una curva della domanda e una curva dell'offerta: se noi togliamo la domanda, di conseguenza si elimina anche l'offerta. Il commercio di carne umana conviene molto di più del commercio di droga ed è di più semplice realizzazione, proprio perché non viene punito. Se noi scoraggiamo la clientela, con azione molto semplice eliminiamo la domanda di mercato, dunque la convenienza stessa della mercificazione sessuale. Attraverso questo tipo di norme, in Svezia è stato distrutto completamente il racket della prostituzione.
Cosa pensa dei recenti moniti del Papa contro divorzio, aborto e fecondazione assistita?
"Il Papa è a capo di una delle tre grandi religioni del mondo. Dire che il Papa non dovrebbe parlare di queste questioni è semplicemente stupido, poiché è normale che Egli consideri importantissimo il tessuto connettivo e morale di una società. Ciò non significa, tuttavia, che il divorzio, per esempio, non sia un istituto ormai acquisito dal nostro ordinamento, anche se, faccio notare, ciò è avvenuto in quanto ricezione, da parte del Codice, di un male minore necessario e non come soluzione benefica. Circa tre anni fa, venne pubblicato un importantissimo studio su cinquant'anni di vita sociale americana, credo relativamente alla città di Chicago. Ebbene, quelle ricerche hanno dato risultati che dimostrano come tre generazioni di giovani, discendenti diretti delle prime duemila coppie divorziate di quella città, hanno poi avuto, nel corso della propria vita, grandi problemi: suicidi o tentati suicidi, uso di stupefacenti, forti crisi depressive, matrimoni falliti. E tutto ciò perché sono sempre i figli a soffrire di queste situazioni psicologicamente traumatiche, anche se la tal cosa può apparire come un'ovvietà…".
Ma lei non ritiene che il mondo abbia fatto un bel tratto di strada dai tempi in cui Cristo vietò il divorzio? Forse, oggi, anche Lui la penserebbe diversamente…
"Beh…adesso non mi vada a disturbare pure Cristo. Se si fa un ragionamento religioso è un conto, ma se si cerca di rimanere politicamente sui problemi, le cose cambiano. Le ripeto: il divorzio è ormai un dato acquisito delle società moderne e nessuno intende tornare indietro, men che meno io. Tuttavia, non si può nemmeno dire che le cose vadano bene, perché mi sembrerebbe sciocco. E' normale, insomma, che un Papa faccia notare che da questo male minore siano venuti fuori una lunga serie di problemi, come è altrettanto normale che, da deputato eletto laicamente in Parlamento, io dica che accetto e prendo atto dell'istituto giuridico in sé. Tra l'altro, vengo a ricordarle, proprio riguardo alla maternità assistita, che io ho fatto parte di quel gruppo di donne-deputato le quali, durante la scorsa legislatura, hanno portato in discussione in aula e fatto approvare dalla Camera una legge successivamente 'insabbiata', al Senato, proprio dalle sinistre. Bene: io le annuncio sin da ora che quel disegno di legge rimasto 'nel cassetto' verrà riproposto in questa legislatura e approvato dalla maggioranza di centrodestra".
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