Vittorio LussanaNon c’è alcun dubbio che il fenomeno del ‘grillismo’ sia in perfetta continuità con l’involuzione del sistema politico cui gli anni del ‘berlusconismo’ hanno fornito un’accelerazione spaventosa. Da un punto di vista dottrinario, siamo ancora dalle parti dell’ultraevoluzionista Spencer, che teorizzò Partiti ‘leggeri’ e ‘leaderistici’, basati sull’idea dei nemici esterni: per Silvio Berlusconi, la magistratura e i comunisti; per Beppe Grillo, tutto il resto del mondo. E’ questo l’assioma che ha spinto il M5S a dotarsi di una guida autoritaria, decisamente centralizzata. La conseguenza di tutto ciò è stato il rifiuto a priori di ogni confronto, non solo con gli organismi tradizionali di rappresentanza (Partiti e sindacati), ma anche con qualsiasi altra realtà culturale e sociale con le quali il movimento avrebbe potuto tranquillamente incontrare numerose convergenze. Contrapporre una società civile onesta e pulita a una classe politica corrotta e priva di valori - che invece ne è la perfetta rappresentazione - prima ancora che superficiale è semplicemente ridicolo. Da dove arriva questa idiosincrasia nei confronti di tutto ciò che si muove al di fuori del verbo ‘grillino’? Questa chiusura totale verso ogni ipotesi di contaminazione? Questa ininterrotta esibizione di manicheismo? La verità è che gli italiani si sono trovati innanzi a un movimento che, alla prova del successo, ha cominciato a denunciare tutti i suoi limiti in termini di incisività politica. Si è cioè avvertita e percepita pochezza di idee e superficialità d’approccio, tante invocazioni estemporanee e scarsa progettualità, una caricatura della democrazia partecipativa ostaggio dell’assemblearismo. Niente che andasse anche solo un poco al di là di alcune generiche affermazioni di principio. Insomma, nulla di nuovo “sotto il cielo”.




Direttore responsabile di www.laici.it e della rivista mensile 'Periodico italiano magazine' (www.periodicoitalianomagazine.it)
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Cristina - Milano - Mail - martedi 3 giugno 2014 23.47
Condivido tutto.
lucia - Roma - Mail - lunedi 2 giugno 2014 18.19
Concordo invece, pienamente con quanto e scritto in articolo finemente pensato e poi scritto da un autore che modera spessimo con elaborazione interiore e prudenza . I grillini perseguono un unico loro obbiettivo , il resto è caos.
Marina - Urbino - Mail - lunedi 2 giugno 2014 14.46
Non condivido (e lei lo sa), ma mi piace come scrive.
Alessandro - Roma - Mail - lunedi 2 giugno 2014 2.35
Il ridicolo è che si sentono così tanto portatori del nuovo e della verità da non accorgersi di ciò che sta oltre il proprio naso e soprattutto oltre a quello che dice Grillo! Ormai tempestano il web osannando Farage ed il suo partito senza rendersi conto che è l'omologo della Lega nord!
mario sica - eboli / italia - Mail - domenica 1 giugno 2014 10.19
L'articolo è buono.Finemente analizzata l'incapacità dei grillini nel dialogare con gli altri.Hai dimenticato solo una cosa : che I grillini eletti in parlamento e senato sono dei plagiati,tutti.Ciao,Vittorio.


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