Vittorio LussanaLa questione antropologica legata alla sentenza del processo ‘Rubygate’ risulta effettivamente più pregnante e pesante, nei suoi effetti sociali, della condanna stessa inflitta all’ex premier, Silvio Berlusconi. Lo ha dimostrato la pessima figura fatta di recente dall’ex ministro della Pubblica Istruzione (sic!), Maria Stella Gelmini, la quale, nel corso della trasmissione ‘Ballarò’, non riusciva assolutamente a comprendere la neanche tanto sottile distinzione culturale tra rilevanza penale e analisi sociologica: la solita ‘piattezza’ del centrodestra italiano. Ora capisco per quale motivo Silvio Berlusconi tema moltissimo di dover affrontare una consultazione aperta a elettori, militanti e simpatizzanti del Popolo delle Libertà, al fine di selezionare il futuro nucleo dirigente del Partito, o della rinascente Forza Italia che dir si voglia. Possiamo finalmente comprendere la sua consapevolezza nel non voler ‘suicidare’ la propria creatura politica lasciandola alle cure di certi ‘personaggini’. La ‘figurella’ della Gelmini lo ha chiarito in diretta nazionale: Silvio ha pienamente ragione a non fidarsi di nessuno. E allora basta: di primarie del centrodestra non parliamone più. Meglio rifare Forza Italia, magari affidandosi alle leve più giovani. Forse, qualcosa di interessante potrebbe anche saltar fuori: hai visto mai? Il ‘brutto’ di tutto questo è che un comunicatore come te non nasce così, dall’oggi al domani. E allora? Che facciamo? Tu sai bene quanto serva all’Italia un Partito conservatore. E che anche chi, come il sottoscritto, mantiene presupposti alquanto distanti dalla tua visione aziendalista si auguri, in tutta onestà, la nascita di una compagine moderata in grado di garantire al Paese una sana - e normale - democrazia dell’alternanza. Stando così le cose, con un fronte progressista diviso in secolari correnti che rendono ogni genere di stabilità politica una mera utopia, si comprende meglio la tua umanità di fondo. In questi ultimi 20 anni hai risolto ogni problema mettendo te stesso innanzi a tutti - correnti, Partiti, singoli esponenti - pur di evitare alla destra le confusionarie situazioni di crisi che si vengono, periodicamente, a creare nella sinistra. Tu conoscevi i tuoi ‘polli’. Potevi anche approfittare, quando eri in auge, della grande preminenza mediatica della tua figura. E, in fondo, più di tanto non lo hai fatto. Questo dato potrebbe apparire un dettaglio, ma forse non lo è, almeno per me. Oggi ti capisco maggiormente: avrai anche i tuoi difetti, come per esempio una concezione della donna alquanto ‘demodè’, ma non potevo nemmeno pretendere che preferissi i Sex Pistols a Mariano Apicella, o che ti facessi la ‘cresta’ per aderire all’avanguardia ‘punkettara’. Scherzi a parte, ci sono delle qualità umane e personali da rivalutare. Così come ci sono stati gravi errori da parte tua, anche se è difficile non commetterne in politica: chi può dirsi infallibile? Tutti quei ‘soldini’ a delle arrampicatrici sociali, per esempio: perché Silvio? Perché? Potevi telefonarmi, no? Ne parlavamo assieme, con calma: perché andarsi a ‘inguaiare’ per quelle emerite ‘sgallettate’? Lo scrivo da amico, te lo giuro: sei ‘inciampato’ su una serie di errori maldestri, che hanno offuscato delle qualità reali che tu, indubbiamente, possiedi. Che peccato, Silvio: che peccato…


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Roberto - Roma - Mail - martedi 2 luglio 2013 9.47
La perfidia.........
Cristiana - Rocca di Papa (Roma) - Mail - martedi 2 luglio 2013 9.46
Evviva Silvio
Massimo - Roma - Mail - martedi 2 luglio 2013 9.41
Se Berlusconi non fosse così.... non sarebbe Berlusconi! Non si puo dire ad un gatto.... "beh, se non miagolavi, se non avessi il vizio di fare le fusa, se non rizzassi il pelo, se non avessi avuto le unghie retrattili...ecc...ecc". Non sarebbe stato un gatto!! Il gatto miagola, fa le fusa, ha le unghie retrattili.... è la sua caratteristica!


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