Vittorio LussanaIl tribunale civile di Firenze sta per annotare sul pubblico registro della stampa l’avvenuto cambio di direzione responsabile di www.laici.it, il quale vedrà presto la firma del sottoscritto. Non si tratta di uno sconvolgimento particolare: l’amico Alessandro Lozzi, che ha guidato la testata in questi primi entusiasmanti 10 anni di vita, rimarrà nel gruppo dirigente del sito in qualità di direttore editoriale e proprietario della testata medesima. Ciò a testimoniare una sostanziale continuità di linea che questo tenace organo di informazione vuole mantenere anche per il futuro. Nel corso di quest’anno sono inoltre previsti una serie di cambiamenti grafici che renderanno questo spazio ancor più vivace, ampliandone la capacità di informazione. Di recente, ho pensato spesso a questi dieci anni di lavoro: all’inizio, laici.it voleva occuparsi di singoli temi con riflessi anche sociali, culturali ed economico-scientifici che, tuttavia, rimanevano sullo sfondo, poiché il nostro profilo generale intendeva essere eminentemente politico. In seguito, un certo malessere nei confronti di un ambiente e di un dibattito via via sempre più desolante ci hanno spinti ad alzare il ‘tiro’ a un livello culturale e di analisi più alto, soprattutto al fine di evitare polemiche sempre più accese ed esacerbanti, oltreché inconcludenti. In tal modo, siamo riusciti a stimolare maggiormente il dibattito complessivo, anticipando spesso temi e argomenti, nonché fornendo indicazioni e suggerimenti che hanno allargato il circuito dei nostri lettori. Dalle statistiche, infatti, risulta un bacino di frequentazioni e di contatti sostanzialmente triplicato negli ultimi tre anni. Soltanto nell’ultimo mese di gennaio 2012 abbiamo un dato medio di 300 visitatori al giorno, che si mantiene costante da un anno circa. Un dato che per un sito di ‘nicchia’ come il nostro corrisponde a un risultato assai dignitoso. Anche il nostro circuito di collaboratori nel tempo si è notevolmente arricchito, sia sotto il profilo delle firme di prestigio, sia in quello dei molti giovani collaboratori ansiosi di poter lavorare insieme a noi. Ora, si tratta di compiere un ulteriore sforzo per riuscire a porre la presente testata nelle condizioni di migliorare ulteriormente, al fine di riuscire a rappresentare un punto di riferimento aperto, leale, intellettualmente onesto per tutto quel mondo che intende richiamarsi al metodo del riformismo liberale e socialista come bussola principale di orientamento, di discussione, di ricerca e di informazione. Non disdegnando, un giorno, anche una possibile pubblicazione cartacea, se i nostri mezzi finanziari ce lo consentiranno. Un affettuoso saluto ad amici e lettori e un sincero augurio di buon lavoro a tutta la redazione.


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Alberto - Lopez - Mail - mercoledi 8 febbraio 2012 13.28
Grazie, Alessandro.
Rincuora sapere che, comunque, continuerai a dare il tuo prezioso contributo.


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