La Camera dei Deputati,

premesso che:

il Governo degli Stati Uniti d'America ha annunciato che promuoverà una guerra contro l'Iraq, indipendentemente dalle decisioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; la guerra annunciata, per esplicita dichiarazione dei Governi degli Usa e della Gran Bretagna, avrebbe un carattere “preventivo” e sarebbe finalizzata esplicitamente alla rimozione dell'attuale Governo iracheno; sia la natura “preventiva”, sia le finalità dichiarate della guerra proposta dagli Usa contro l'Iraq sono totalmente incompatibili con lo statuto dell'Onu che, in nessun caso, può promuovere o autorizzare un intervento militare che non segua ad un'invasione di un Paese nei confronti di un altro; il Governo iracheno ha accettato, senza porre alcuna condizione, un'ispezione Onu in applicazione delle relative risoluzioni del Consiglio di sicurezza; l'insistenza dei Governi degli Usa e della Gran Bretagna ha già suscitato dubbi ed esplicite contrarietà in importanti Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza, nonché una ferma reazione del riconfermato Governo tedesco, che ha ribadito l'assoluta indisponibilità a partecipare alla guerra contro l'Iraq, comunque promossa; impegna il Governo:

a sostenere in tutte le sedi internazionali e nei rapporti bilaterali la propria contrarietà alla guerra contro l'Iraq; ad annunciare la propria indisponibilità a partecipare direttamente (con truppe italiane) o indirettamente (concedendo l'uso delle basi Nato ed Usa presenti sul territorio nazionale) a qualsiasi intervento militare, comunque motivato, contro l'Iraq.


Firmato


“Bertinotti, Giordano, Mantovani, Deiana, Titti De Simone, Alfonso Gianni, Mascia, Pisapia, Russo Spena, Valpiana, Vendola”.
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