Valentina CorsalettiL'intesa sulla riforma delle pensioni e il superamento dello 'scalone' potrebbe finire nella risoluzione di maggioranza con cui il Parlamento darà il via libera al Dpef. E' questo l’escamotages individuato dalla maggioranza di governo per sciogliere il 'nodo' della previdenza dopo il richiamo di Draghi e l'urgenza di presentare una proposta ai sindacati. Ottimista il segretario dei Ds, Piero Fassino: "Da Draghi è giunta una sollecitazione giusta, cioè quella di portare a conclusione l'accordo sul sistema previdenziale. E credo che ormai siamo in dirittura d'arrivo. C'e stato un lungo e complesso lavoro realizzato con intelligenza e pazienza dal ministro Damiano, il quale ha offerto alle parti sociali e a Romano Prodi una proposta che, ora, si tratta di portare a compimento". Il leader della Quercia si è detto anche convinto del fatto "che ci siano tutte le condizioni affinché, nei prossimi giorni, si arrivi ad un accordo soddisfacente per tutti, un’intesa che, una volta per tutte, permetterà di avere un sistema previdenziale a regime evitando che ogni due o tre anni si ridiscuta o si riapra un capitolo che e bene mettere a norma per un tempo soddisfacentemente ampio". Di Draghi ha parlato anche il ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro: “L'analisi del governatore della Banca d'Italia è buona e giusta. Da lì bisogna prendere le conseguenti determinazioni: prima si interviene meglio é. Il presidente del Consiglio” ha ricordato Di Pietro, "ha detto che questa e la settimana decisiva e cruciale: noi ce lo auguriamo e lo vogliamo". Per i sindacati è intervenuto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani: "Siamo in attesa che il presidente del Consiglio avanzi la sua proposta. Erano in corso degli approfondimenti tecnici per valutare esattamente i costi della proposta di superamento dello scalone", ha detto il segretario generale della Cgil. "Spero che, nelle prossime ore e nei prossimi giorni, ci sia la possibilità di arrivare a questa proposta". Quanto alla cosiddetta ‘quota’, secondo Epifani "essa favorisce una flessibilità maggiore e, quindi, in via di impostazione, è preferibile ad una soglia più rigida". Critica l'opposizione: "Sulle pensioni, il governo sta cincischiando in modo irresponsabile giocando con il futuro dei giovani", ha dichiarato il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. "Draghi si è semplicemente preso la responsabilità di richiamare tutti alla dura realtà: le parole del Governatore di Bankitalia sono ineccepibili ed è molto strano che non sia l'autorità politica a dire le stesse cose che, giustamente, ha sottolineato Draghi. Quando la politica” – ha concluso Casini – “ha bisogno della supplenza dell'autorità monetaria per descrivere la realtà di un Paese, allora vuol dire che c'e di che preoccuparsi".
Lascia il tuo commento

Nessun commento presente in archivio