Vittorio LussanaPerdono 7 punti in percentuale, eppure son contenti. L’Europa intera, a parte la Grecia, diventa conservatrice, ma a loro non gliene importa un ‘fico secco’. La Lega ‘sfonda’ in Emilia Romagna, in Toscana e persino nel Lazio, ma niente: non è successo quasi niente. Di Pietro ‘balza’ all’8%, ma anche di questo non gliene può ‘fregare’ di meno. La sola cosa che conta è che il Pdl sia rimasto al ‘palo’ del 35%, peraltro esclusivamente a causa dell’astensionismo. Il primo dei suggerimenti che mi viene da rivolgere al Pd è praticamente scontato: cambiate ‘pusher’, ragazzi, che col 26,14% Togliatti vi avrebbe spedito tutti quanti in Siberia. E invece no: loro si ritengono soddisfatti. Anzi, Franceschini dichiara persino che la maggioranza di Governo, stando ai dati delle europee, non sarebbe più neanche tale: un’affermazione da manifesta ‘ubriachezza molesta’! Si trastullano con il loro ‘bruciante’ 26% e continuano a pontificare, a inanellare concetti assolutamente astratti sulla sinistra italiana, su un riformismo che neanche conoscono, sulla costituzione di un gruppo socialdemocratico a Strasburgo e via dicendo. Io lo scrivo e lo penso ormai da anni: erano meglio quand’erano comunisti. A quei tempi erano più autentici, più veri. Oggi, invece, son proprio ‘fuggiti’ dalla realtà, alla ricerca di quei ‘paradisi artificiali’ che nascono dall’illusione della fine imminente del ‘berlusconismo’. Eppure, lo dovrebbero conoscere, ormai, il ‘Berluska’: quando meno te lo aspetti e con tanto di mal di schiena è capace di presentarsi a Vicenza e di ‘arringare’ una folla intera di imprenditori del Nord. Non era un effetto del ‘Voltaren’, quello del 2006: è stato capace di recuperare 8 punti in percentuale in una sola settimana! Ma questi nostri democratici amano proprio ‘farla facile’. Io non so neanche più come dirglielo: dovete ‘smontare’ quella ‘roba’ lì, che è solo una Democrazia cristiana coi voti del Pci, nulla che assomigli a una moderna sinistra riformista coerente, efficiente, in grado di governare il Paese. Io capisco che la questione sia anche di carattere generazionale. Anzi, questa è la sola cosa su cui Di Pietro ha veramente ragione: c’è da mandare in pensione un’intera generazione di politici, a destra come a sinistra. Per non parlare dei giornalisti e dei sondaggisti, che non ne azzeccano più una neanche ‘a culo’. E’ stato domandato loro più volte: il Pci oramai era soltanto una portaerei ‘in secca’, perché costruirne un’altra? Bisognava ripartire dal ‘basso’, cogliere le proteste, gli umori, i malesseri che si vivono alla base. E il ‘bello’ è che, un tempo, fare questo era proprio il loro ‘Abc’ della politica. Oggi, invece, vanno avanti con l’intervistina sul ‘Corsera’, che fa tanto ‘grande borghesia milanese’, con l’editoriale sul ‘Riformista’, in cui sparare ‘minchiate’ ad ‘alzo zero’, coi dibattiti ‘narcotizzanti’ da Bruno Vespa, in cui si perdono dieci minuti solamente a dire: “Adesso parlo io, fammi finire il ragionamento”, con monologhi ‘pallosissimi’, in cui non vi è alcuna tempistica radiofonica, alcun dialogo serrato, alcuno scambio di idee, alcuna sequenza di dichiarazioni incrociate. Non c’è emozione, alcun sentimento, alcuna vera passione. Non c’è niente: si ragiona ‘fotograficamente’ perché tutto rimanga fermo, stabile, fisso, immobile. Questo è il risultato del vostro bipartitismo, Franceschini? Tutto qui quel che sapete fare col vostro voto ‘utile’? Utile a cosa? A farvi andare a ‘Ballarò’ con la supponenza di chi sembra essersi ingoiato una scopa? Toglietevi dai ‘piedi’, dai! Fate qualcos’altro, se non avete più voglia di far politica: iscrivetevi a un torneo di ‘bridge’, fate una bella vacanza a Santorini, andate a funghi, datevi alla pesca d’altura: voi vi divertite e noi cerchiamo il modo di far rinascere la sinistra italiana. Ah! Dimenticavo: portatevi pure Di Pietro, mi raccomando, che io non so proprio cosa fargli fare da queste parti.




(articolo tratto dalla prima pagina del quotidiano nazionale 'il Socialista Lab' del 9 giugno 2009)
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Krizia - Chiavari - Mail - giovedi 11 giugno 2009 12.12

Il miglior disprezzo e' la non curanza
paolo vannini - Pistoia - Mail - mercoledi 10 giugno 2009 18.46
Bravo Vittorio, i tuoi consigli alla sinistra più sciagurata d'Europa, quella italiana, sono del tutto condivisibili. Ma cosa sperare dal Pd, un partito nato dalla fusione a freddo di ex comunisti ed ex democristiani di sinistra? Come potrà mai essere liberaldemocratico, laico, moderno e riformista?


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