Valentina UghettoUna missione a Santo Domingo, dall’8 al 13 aprile 2024, per rafforzare e ripristinare le politiche di fiducia nell’avvenire. Sono ormai necessarie, infatti, nuove pratiche educative di sostenibilità e pace, poiché l’educazione è un generatore di speranza. E il difficile momento storico di continui cambiamenti e molteplici crisi che stiamo attraversando, non sarà possibile affrontarlo senza la speranza. Per quanto riguarda le tematiche che guideranno le riflessioni e le esperienze durante il viaggio, esse saranno approfondite dall’incontro con l’ambasciatore Stefano Queirolo Palmas, Ambasciatore d'Italia a Santo Domingo e con il direttore dell’associazione ‘Tota Pulchra’, monsignor Jean Marie-Gervais. Ovviamente, saranno raccolte immagini riferite alla vita quotidiana della casa religiosa sorta sul posto e le proposte educative di ‘cittadinanza ecologica ‘ da parte della nuova comunità. Queste opportunità, in accordo con le impegnative proposte di Papa Francesco nella ‘Laudato Si’, passano per “l’amore civile e politico” e suggeriscono “una spiritualità ecologica e una chiamata a una profonda conversione interiore, perché è dal profondo del cuore che può emergere un cambiamento negli atteggiamenti, nei criteri di ponderazione delle conseguenze ecologiche delle decisioni personali e politiche”. Così come un pellegrinaggio rafforza la fede, questa missione vuol dunque consolidare la speranza facendo appello a “organizzare la speranza”, scommettendo sulla “politica migliore” facendo riferimento al quinto capitolo di ‘Fratelli tutti’. Ciò sarà possibile con padre Hygord Amédée, delegato internazionale di ‘Tota Pulchra’, in particolare per la regione di Haiti, Repubblica Dominicana, Panama e Venezuela e con monsignor Jean Marie-Gervais, per ridare voce agli umili e agli oppressi creando una possibilità di pace e benessere attraverso percorso di dialogo per salvare le generazioni future dal flagello della guerra. È dunque necessario un approccio strutturale su larga scala per il mantenimento e la promozione della pace, coniugato con un’architettura politica sostenibile e un nuovo assetto dell’organizzazione tra i popoli e le nazioni, che divenga casa dei costruttori di pace: il ministero della Pace.





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