Valentina SpagnoloI decreti legge varati del Governo sul versante scuola e violenza minorile hanno preso avvio delle iniziative assunte a seguito dei fatti di Caivano (Na). Nell’immediato, questo secondo decreto individua su un’area specifica un modulo d’intervento contro lo sfruttamento dei minori, per adottare misure che possano portarli fuori da strade legate allo 'spaccio'. Dal punto di vista sociale, il riscontro visionato nel primo articolo e considerati i fondi che sono stati adottati al momento, pari a 300 mila euro, prevedono un riordino completo della zona che sarà coordinato dal commissario Fabio Cicignano, per riqualificare, nell’immediato, il vecchio centro sportivo. Ma il risultato corale del decreto punta al contrasto alla delinquenza minorile. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha infatti sottolineato come “la potestà genitoriale sia legata a una scarsità di adesione da parte degli stessi genitori, ad una conoscenza delle criticità e delle problematiche legate ai crimini. Il coinvolgimento di un minore nel traffico degli stupefacenti è, infatti, un fenomeno arginabile a partire da una segnalazione diretta alle forze dell’ordine. Lo stesso Tribunale dei Minori potrà riconoscerne subito l’emissione dell’ordinanza cautelare, con sottoposizione di tre requisiti, compreso il pericolo di fuga. La responsabilità penale prevista rispetto all’età ammonibile del minore”, ha precisato il ministro, “si configura per l’adozione e l’applicazione di pene al minore quattordicenne. L’adozione per i diciottenni del trasferimento in carcere, sorge comunque da presupposti cumulati e dal comportamento dello stesso: sarà il magistrato di sorveglianza, a poi valutare per ultimo la sussistenza di tali requisiti. Dal punto di vista delle sanzioni”, ha aggiunto, “è stata di sicuro rafforzata quella nei confronti dei genitori rispetto allo stato di abbandono, la cosiddetta ‘dispersione assoluta’, legata all’abbandono scolastico. Il ministero della Giustizia lo ha voluto proprio configurare come delitto, in quanto è necessaria una stessa responsabilizzazione in capo ai genitori. Sono stati previsti aumenti di pena, rispetto alla detenzione di porto abusivo di armi bianche, sulle baby gang rispetto al tipo di reato commesso, per il bullismo e cyber-bullismo. L'Istituto dell’ammonimento del questore”, ha proseguito il ministro Nordio, “può coinvolgere, ovviamente, anche i genitori. In materia di reati commessi dai minori, avviene per pena non inferiore ai 3 anni, anche per i reati legati al furto e la rapina. Per i reati di lieve entità saranno le stesse forze dell’ordine a poter decidere rispetto caso e contesto. All’interno di questo intervento sono state coinvolte 2 mila scuole, cercando di poter salvare i ragazzi dalla strada partendo dalla frequenza scolastica nelle aree che sono a rischio dispersione. Un altro dei problemi maggiori sono legati alle dipendenze ai siti di natura pornografica”, ha concluso, “che richiedono sempre un parental control, che deve essere sempre uno strumento da adottare da parte dei genitori, per proteggere i minori”.  La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha infine precisato che per Caivano si stia sostanzialmente ristabilendo un piano di riqualificazione per vincere questa sfida, che nonostante preveda tempo è già un lavoro scadenzato. Il lavoro normativo costruito assieme ai ministri e a ciò che il Pnrr evidenzia, porta a un’operazione di alto impatto per Caivano e alle operazioni sul territorio che sono state già predisposte. Sono in atto, quindi, una serie di adozioni e misure per i minori che hanno compiuto i 14 anni, escludendo un’età sanzionabile relativa agli anni 12. “Questa serie di norme non sono solo repressive”, ha concluso Giorgia Meloni, “ma devono essere considerate anche preventive per considerare quelle che sono le conseguenze. E’ importante dare un senso e un significato a tali misure prese e alla presenza dello Stato che v’è dietro”.





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