Valentina SpagnoloIn questi giorni, si è parlato molto dello stato di salute del presidente della Federazione russa, Vladimir Putin. Si tratta di fonti ucraine che questa volta, tuttavia, non ci hanno convinto del tutto. Pertanto, abbiamo cercato di ricostruire, nel modo più vicino possibile alla verità, cos'abbia indotto i vertici del governo di Kiev a dare sostanza a tali voci. Dalle informazioni che abbiamo raccolto, infatti, si tratta di semplici sospetti provenienti da un oligarca russo non meglio precisato, il quale sosterrebbe che il presidente Putin soffra di un tumore del sangue. Lo ha scritto, nei giorni scorsi, un giornalista americano, Michael Weiss, sul sito di approfondimento ‘New Lines Magazine’, il quale afferma di aver identificato l’oligarca, anche se non ha voluto rivelarne il nome, probabilmente per proteggere la fonte e poter avere ulteriori notizie in futuro. In ogni caso, Weiss sostiene trattarsi di una persona ragionevolmente vicina a Putin, anche se è lui stesso a specificare che tutte le evidenze su questa presunta malattia sarebbero “assurde, se non contraddittorie”, dunque di difficile verificabilità. Anzi, il collega americano ricostruisce come si sia nata questa ‘voce’ sulle presunte malattie del presidente russo. Il primo a parlarne fu Boris Karpichkov, un ex membro dei servizi segreti, che all’inizio dell’operazione militare speciale aveva dichiarato ad alcuni tabloid britannici che Putin soffrisse di "demenza senile". In seguito, su un canale Telegram chiamato ‘General Svr’, sarebbe apparsa l’ipotesi di un altro ex ufficiale dei servizi, anonimo questa volta, secondo il quale Vladimir Putin sarebbe "in attesa di essere operato" per un tumore non meglio specificato e che, durante il periodo di assenza, verrà rimpiazzato da Nikolai Patrushev, uno dei suoi alleati più fedeli. Tutte voci non confermate o suffragate da alcuna prova. Non solo: l’agenzia russa di sicurezza interna, la Fsb – che è quella che ha sostituito il vecchio Kgb – sempre nello stesso periodo (primi di marzo 2022, ndr) aveva essa stessa inviato una comunicazione interna a alle sue sedi regionali, invitando esplicitamente tutti gli uffici periferici a non credere ad alcune delle voci relative alle "condizioni di salute" del presidente russo. Dopodiché, a inizio aprile, il sito di news russo ‘Proekt’ ha pubblicato un'inchiesta che mostrava il presidente Putin sempre accompagnato da un team di medici: due chirurghi specializzati in operazioni al collo e alla testa, un traumatologo e un neurochirurgo specializzato nelle malattie senili e patologie della tiroide. Questa testata, tra l’altro, è proprio quella che ha rivelato l'aneddoto del ‘bagno’ nel sangue estratto da corna di cervi da parte del presidente: una pratica storicamente esistente in Russia, ma ormai dimenticata. Più accertabile, invece, il fatto che Putin abbia avuto il Covid 19 durante gli scorsi mesi invernali: la variante Omicron a quanto sembra. Un’ipotesi suffragata da un periodo di isolamento e di impegni ridotti al minimo, oltre che dagli atteggiamenti un po’ paranoici dimostrati in alcuni incontri ufficiali, sia internazionali, sia di governo, in cui ha imposto a chiunque un ampio distanziamento sociale. Ma ciò ha rafforzato la teoria secondo cui Putin sarebbe malato di un tumore del sangue curato con farmaci steroidei, i quali generalmente abbassano le difese immunitarie. Ecco perché Putin tenderebbe a prendere misure di distanziamento che appaiono persino eccessive. Altre ipotesi provengono, invece, dall’analisi della sua andatura, da una stanchezza a tratti evidente e persino dal volto più ‘gonfio’ rispetto al passato. Ma anche questo tipo di studi riportano direttamente agli steroidi o a un semplice, per quanto improvviso – un "tracollo" secondo alcune fonti - processo di invecchiamento. In merito alla sua strana 'andatura', ci sono alcune supposizioni: il giornale tedesco ‘Deutsche Welle’, per esempio, proprio di recente ha pubblicato il parere di alcuni esperti secondo i quali, analizzando alcuni video, è possibile notare "un sicuro affaticamento" del presidente russo, congiunto ad alcuni tremori che però non bastano a provare che possa essere affetto dal morbo di Parkinson. Si è molto parlato anche della sua 'camminata', in cui dondola il braccio sinistro, ma tiene fermo quello destro. Secondo alcuni, ciò sarebbe il segnale di un ‘mini-ictus’ o di una parziale ‘paresi’ che lo avrebbe colpito negli anni scorsi, dalla quale sarebbe lentamente ‘uscito’ dopo una fase di isolamento e riabilitazione. Secondo altri, invece, si tratta di un’antica procedura del Kgb, che ha sempre addestrato i suoi uomini a tenere la mano destra costantemente vicino alla pistola. Infine, ci sono le foto scattate durante la recente parata militare del 9 maggio scorso, in cui Putin viene mostrato con una coperta sulle gambe. I tabloid hanno parlato di "evidente cagionevolezza", ma se si osservano anche altre foto, si può notare come tutte le sedie della prima fila erano accompagnate da una coperta già predisposta o da tele impermeabili in caso di pioggia. Tutto ciò non esclude, ovviamente, la tesi opposta. E cioè che Putin sia in piena forma o abbia solamente qualche ‘acciacco’ dovuto all’età. Anche Fiona Hill, una delle principali esperte americane di ‘cose russe’, in una recente intervista ha sottolineato come il presidente russo i suoi 70 anni non li stia ‘portando’ benissimo: “Non sembra in gran forma e ha la faccia gonfia. Può darsi stia assumendo alte dosi di steroidi e non è detto che non ci sia anche altro”. Tuttavia, anche in questo caso non abbiamo certezze. Nemmeno se soffrisse di una ‘calcolosi recidivante’, ben controllata tramite i farmaci, ma sempre imprevedibile e assai fastidiosa. E riguardo a possibili forme di demenza senile, sarebbe ancora un po’ presto per parlarne. Anche se in passato, uno dei più importanti leader dell’opposizione russa, Boris Nemtsov, assassinato nel 2015, poco prima di morire aveva affermato che il presidente della Federazione russa soffrirebbe “di una gravissima malattia mentale”. Anche in questo caso, però, Nemtsov non si riferiva a diagnosi specifiche, ma al fatto che Putin volesse “riportare il Paese alla dittatura, ai campi di concentramento e ai prigionieri politici”. Solo voci “dal sen fuggite”? Modi di ‘sparlare’ alle spalle di un avversario politico? La sola cosa che ci appare sicura è che gli anni passano per tutti. Anche per il ‘compagno’ Vladimir Vladimirovic Putin.





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