Valentina SpagnoloDopo 450 repliche all’Expo di Dubai nel padiglione internazionale ‘Mission Possible - The Opportunity Pavillion’ e quasi 1 milione di spettatori, la performance tutta italiana ‘Piano Sky - Flying Piano’ è stata tra i protagonisti della cerimonia di chiusura dell’Esposizione universale 2020, tenutasi il 31 marzo scorso alla Al Wasl Plaza, in diretta televisiva mondiale innanzi a sua altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum - vicepresidente, primo ministro e sovrano di Dubai - e Christina Aguilera. Un 'piano volante' per una 'performance-concerto' scenografica e sospesa a mezz’aria, a 4 metri di altezza, che ha accompagnato i visitatori dell’Expo: questa è stata l’idea, poi divenuta realtà, proposta da Daniele Bonato e prodotta dalla compagnia veneta, 'Cardinali Group'. Un originale spettacolo aereo: note tra le nuvole con sonorità di tutto il mondo - dai grandi classici a brani più contemporanei - eseguite al piano da una musicista sospesa in aria, per emozionare e parlare a tutti attraverso il linguaggio universale della musica. È così che per 450 volte, dal 20 novembre 2021 al 31 marzo 2022, nel cuore degli Emirati Arabi Uniti, passanti, visitatori e curiosi - tra cui anche il nostro ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio - hanno potuto sognare con il ‘Flying piano’. Un’avventura e una sfida vinta da un giovane creativo italiano, Daniele Bonato. Cresciuto a Veggiano, un piccolo paesino in provincia di Padova, classe 1987, sposato e padre di un bellissimo bimbo di 1 anno, pochi anni fa Daniele Bonato ha abbandonato il ‘posto sicuro’ come geometra per mettersi in gioco nel mondo dello spettacolo. Partito dal nulla nel piccolo garage del padre, attualmente lavora nella zona industriale Selve di Teolo (Pd), in una sede di 500 metri quadrati e con una squadra di circa 30 persone tra artisti e tecnici. Il 16 dicembre 2018 ha presentato per la prima volta la sua produzione artistica, ‘Piano Sky – Flying Piano’: uno spettacolo con pianoforte suonato dal vivo, ma sospeso per aria, con un’illusione visiva unica al mondo. Fin da subito, l’idea è stata un successo. E grazie anche a questo spettacolo, Daniele e la ‘Cardinali Group’ hanno iniziato a macinare chilometri. Prima in tutta Italia e, in seguito, in Spagna, Andorra, Francia, Germania, Romania, Russia e Bahrein, fino ad arrivare negli Emirati Arabi Uniti.

Daniele Bonato, lei è l’ideatore della performance che a Expo Dubai 2020 ha intrattenuto quasi un milione di spettatori: cosa si prova quando un progetto che hai ideato e contribuito a realizzare riscuote tutto questo successo?
“E’ un’emozione indescrivibile, una felicità smisurata. Ho pianto al primo spettacolo e ho pianto anche all’ultimo. Vedere le reazioni e lo stupore del pubblico appaga ancor di più di tutto il duro lavoro fatto in questi mesi. Non mi aspettavo che potesse riscuotere così tanto successo”.

Cosa ti ha ispirato, quando hai avuto l’idea di ‘Piano Sky – Flying Piano’?

“Io, da sempre, gioco con la fantasia: mi piace pensare come lo spazio urbano o un luogo ordinario possa completamente cambiare e suscitare emozioni del pubblico, inserendo semplicemente un’installazione artistica. Ed ecco che, improvvisamente, cambi la vita delle persone, anche solo per un attimo. Torneranno a casa pensando che, nonostante la loro quotidianità, la giornata è stata in qualche modo diversa. E per me, questo è meraviglioso. Inoltre, l’idea di ‘Piano Sky’ è molto semplice: elevare la musica al cielo. E ho voluto farlo non solo con le note della pianista, ma ‘elevando’ anche fisicamente un pianoforte, simbolo di tutta la musica in generale, creando questa illusione ottica”.

Cosa ti ha lasciato l’esperienza di Expo Dubai?
“L’Expo e Dubai mi hanno lasciato tanti meravigliosi ricordi: ho conosciuto persone fantastiche, che hanno lavorato con noi in tutti questi mesi e con i quali condivideremo assieme questa esperienza per tutta la vita. Eppoi, Dubai è una città molto grande e molto bella: è facile trovare ispirazioni e fantasticare con l’immaginazione. E la creatività italiana può veramente cambiare il mondo”.

Tu hai portato ‘Piano Sky - Flying Piano’ anche in giro per il mondo, riscuotendo sempre il favore del pubblico: ci si abitua a questo successo?
“Vivo ogni spettacolo come se fosse la prima volta. E ogni posto mi lascia sempre un meraviglioso ricordo. Non penso mai al successo, piuttosto a come posso rendere ancora più belli e coinvolgenti i miei spettacoli: sono un maniaco della perfezione”.

Di cosa ti occupavi, prima di lavorare nel mondo dello spettacolo? E qual è stata la scintilla che ti ha spinto a cambiare vita?
“Prima progettavo edifici, ero geometra e, sinceramente, mi piaceva anche il mio lavoro. Ma era come se mi mancasse qualcosa e che quello che facevo non fosse abbastanza. Fin da piccolo sono sempre stato appassionato dell’arte e del mondo dello spettacolo, soprattutto quello urbano. E’ stata mia moglie a convincermi a mettermi in gioco e a intraprendere questa strada: le sono molto grato”.

Cosa ti riserva il futuro? Hai nuovi progetti in corso di realizzazione?
“Siamo appena tornati da Dubai e ci stiamo già organizzando per le prossime date, che ci vedranno coinvolti in Italia e all’estero. Nuovi progetti? Assolutamente sì: io non riesco a star fermo. Ho appena iniziato la progettazione di un nuovo spettacolo e sto già pensando alle nuove produzioni da proporre per Natale”.





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