Marcello Valeri'Bitbond', la banca on line fondata dal tedesco Radoslav Albrecht che offre un servizio di 'lending Bitcoin', permette ai propri clienti di trasferire denaro ovunque nel mondo, utilizzando Bitcoin. L'istituto, grazie all'utilizzo della cryptovaluta, 'bypassa' il sistema di trasferimento internazionale di Swift (il principale riferimento per i bonifici interbancari, ndr), abbattendo i costi delle commissioni di cambio. Tecnicamente, il Bitcoin viene utilizzato come garanzia per i trasferimenti di denaro, ma mai come un modalità effettiva per il trasferimento del credito in valuta internazionale. I clienti detengono le somme di denaro in 'token' digitali come Bitcoin solo per pochi secondi o minuti, fino a quando non vengono convertiti nella valuta del Paese in cui desiderano ricevere i fondi, evitando così che le cryptovalute possano subire le fluttuazioni tipiche dei tassi di cambio. Ma prima ancora che una piattaforma di investimento, 'Bitbond' è un progetto di inclusione finanziaria, dato che molti mercati e regioni sono sottoserviti dalle banche. Nei mercati emergenti, la penetrazione del conto corrente bancario tende a essere inferiore al 50%. Senza un conto, la maggior parte delle persone è esclusa dai servizi finanziari formali e non può né ottenere un prestito conveniente, né investire i propri soldi per interessi. Sulla piattaforma, la tecnologia 'blockchain' viene usata per collegare sia gli investitori, sia i mutuatari. Poichè 'Bitbond' funziona esclusivamente con la valuta digitale bitcoin, né il mutuatario, né il creditore hanno bisogno di un conto bancario per partecipare a questo mercato globale dei prestiti. Questi ultimi hanno una durata variabile da 6 settimane a 5 anni. E l'importo minimo del finanziamento è di 0,01 Btc. Chi investe su 'Bitbond' ha la possibilità di scegliere manualmente i prestiti che vuole finanziare, oppure utilizzare 'AutoInvest', il servizio che permette di creare automaticamente un portafoglio di prestiti diversificato, in base alle proprie preferenze. Il vantaggio più considerevole per un investitore 'Bitbond' è la possibilità di diversificare geograficamente il proprio portafoglio. 'Bitbond' utilizza, infatti, informazioni non convezionali per calcolare l'affidabilità creditizia dei propri clienti. I vantaggi per chi 'presta' sono decisamente interessanti: a) guadagno annuo del 13%; b) possibilità di investire in prestiti denominati in Euro e Usd (dollari Usa, ndr); c) investimenti automatici grazie alla funzione AutoInvest; d) possibilità di diversificare il proprio portafoglio. La maggior parte dei clienti di 'Bitbond' sono piccoli imprenditori o lavoratori 'freelance'. I trasferimenti di denaro sono relativamente piccoli e non superano i 50 mila dollari. Il servizio è disponibile in tutto il mondo semplicemente attraverso una connessione internet, indipendentemente dalle banche. Ma come funziona, in concreto, la richiesta di un prestito? Viene stipulato un contratto tra il mutuatario e il creditore (o prestatori) per prendere in prestito una quantità specifica di Bitcoin. I prestiti possono avere una durata di 6 settimane, fino a 5 anni. I mutuatari ricevono una valutazione prima di poter pubblicare la propria richiesta di prestito. La valutazione si basa anche su una forma di 'soppesamento finanziario': per essere in grado di ottenere finanziamenti, la richiesta di prestito viene pubblicata nel 'marketplace' di 'Bitbond', in cui i creditori possono effettuare offerte durante un'asta. La richiesta è disponibile sul mercato fino a 14 giorni. Sia i mutuatari, sia i creditori ricevono un piano di pagamento, che verrà visualizzato nell'area dei membri e nell'account personale, dopo che l'asta risulterà completata con successo.





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