Stefania CatalloCon una prosa semplice ed elegante, Carla Cucchiarelli, autrice di 'Prima e dopo. La street art romana e il Coronavirus' (Iacobelli editore, 2020) ci accompagna alla scoperta delle opere comparse sui muri di Roma durante il 'lockdown' e non solo. La Cucchiarelli, giornalista e vicecaporedattore del Tgr Lazio della Rai, aveva già pubblicato, nel 2018, sempre per lo stesso editore, una prima opera, 'Quello che i muri dicono', dedicata alla street art, ossia all'arte declinata sui muri o sulle facciate dei palazzi, spesso opera di artisti famosi, ma sempre dotati di un alto significato comunicativo. La pandemia ha prodotto un cambiamento che proprio la street art ha narrato in diversi modi: per esempio, con il murale 'Jenesuispasunvirus' dell'artista Laika, che ha raffigurato una delle più note ristoratrici cinesi sui muri del quartiere Esquilino, laddove la Cina e i suoi cittadini venivano considerati 'mezzi di diffusione' del coronavirus; oppure, con l'opera di Harry Greb dal titolo 'Human Family', dove i componenti di una famiglia sono rinchiusi in una gabbia, all'interno della quale un panda sembra guardare incuriosito dal suo cambio di ruolo: da osservato a osservatore. O anche 'Gatto e mouse', dell'artista Maupal: una versione di 'Tom & Gerry' nella quale il topolino intima la distanza sociale al celebre 'gattone'. La street art, tuttavia, non compare solo nel centro storico della 'città eterna': basta alzare gli occhi, o semplicemente camminare, al Pigneto e a Tor Pignattara, per imbattersi in 'Hostia', opera dedicata a Pier Paolo Pasolini dall'artista Nicola Verlato. Spostandosi dall'altra parte della capitale, all'Ostiense, si possono trovare i lavori di Gojo. Questo artista romano, infatti, ha dedicato un murale a 'Cibele' e un altro lavoro a 'Falcone e Borsellino', ritratti nel tricolore. La Cucchiarelli rivolge poi la sua attenzione alle donne. Trastevere ne ospita molte: dalla Sora Lella ad Anna Magnani; da Frida Khalo a Barbie; da Giovanna Botteri ed Eva Kant, tanto per citarne alcune. Tutte con la 'S' di Superman sul petto e ritratte dall'artista Ladiesis. Un intero capitolo è dedicato all'artista romana Tina Loiodice e ai suoi lavori, visibili sulle abitazioni di Sant'Angelo di Roccalvecce, nella metro 'A' e nelle stanze del centro antiviolenza 'Marie Anne Erize' di Roma, al quale ha lavorato anche Aloha con il suo 'Baby Superhero', che decora la facciata della struttura. Ma esistono altresì murales scomparsi, perchè ricoperti di vernice dopo poche ore, in quanto considerati scomodi o non 'politically correct'. Come quello dedicato a Matteo Salvini e Luigi Di Maio che spingono un 'Conte-Pinocchio' a candidarsi come sindaco nel Paese dei Balocchi, opera di TvBoy. In ogni caso, il lavoro della Cucchiarelli, piacevolissimo, rappresenta una sorta di visita guidata all'arte a cielo aperto nella città di Roma, corredata da bellissime fotografie che rendono bene la portata delle opere descritte. A questo proposito, l'autrice ha dedicato alcune pagine anche a Valentino Bonacquisti, fotografo di street art con all'attivo un libro di immagini. Nelle pagine finali è presente la guida completa, con le opere, gli artisti e i luoghi dove poter ammirare dal vivo questi piccoli capolavori.





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