Vittorio LussanaLa ripresa economica c'è: la cosa è ormai evidente. Ma attenzione: bisogna cominciare a correggere alcuni provvedimenti presi dal Governo Renzi con un certo grado di ingenuità: a) con la fiscalizzazione prevista dal nuovo contratto a tutele crescenti, molte aziende hanno trasformato i vecchi rapporti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, ma non appena il periodo di sgravio fiscale si è concluso, esse hanno licenziato i lavoratori neo-assunti, per poterli riassumere con nuovi contratti a tempo determinato; b) l'Italia è l'unico Paese europeo in cui i salari decrescono, nonostante un aumento delle nostre esportazioni che si aggira attorno a un 4% in più rispetto all'anno scorso; c) la nostra mentalità imprenditorlale rimane arretrata. Il risparmio continua a essere considerato come base degli investimenti in quanto utile da reinvestire, mentre nell'economia moderna vale il ragionamento opposto: sono gli investimenti, soprattutto nei settori dell'innovazione e della ricerca, a produrre un risparmio 'strutturato'. Sia come sia, il suggerimento che possiamo fornire a quanto punto è soprattutto nel merito del cosiddetto 'Jobs act', il quale era stato concepito come strumento di 'svecchiamento' del personale specializzato ormai 'scoppiato', non certo per permettere 'giochetti' d'interpretazione giuridica arbitraria, come purtroppo accade regolarmente in questo Paese di 'furbetti' o sedicenti tali. L'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori è stata utilizzata in maniera iniqua, in quanto forma di ricatto nei confronti dei neo-assunti. Ma l'Italia ha la necessità di comprendere che deve uscire da un modo estremistico di contrattare il costo del lavoro, per tornare sui più corretti sentieri del 'giusto compromesso'. Il Governo e i suoi ministri economici, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda, sono dunque pregati di indirizzare i nostri manager verso questa 'strada maestra'. L'unica in grado di riportare questo Paese di artisti, navigatori, trasmigratori e commissari tecnici della nazionale di calcio sul binario della ragionevolezza. In questa, come in altre questioni.




Direttore responsabile di www.laici.it e della rivista mensile 'Periodico italiano magazine' (www.periodicoitalianomagazine.it)

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